Takefusa Kubo, il giapponese che ha fatto innamorare la Real Sociedad

E’ stato accolto come un ambasciatore, Takefusa Kubo, primo giapponese nella storia della Real Sociedad. E’ arrivato a San Sebastian il 19 luglio: giro della città, selfie, maglia numero 14 (una delle più vendute negli store del club basco), la firma sul contratto fino al 2027. E dopo ventisei giorni, alla vigilia di Ferragosto, nella domenica del debutto nella Liga, ha fatto subito la differenza: suo il gol della vittoria per 1-0 sul campo del Cadice. In Spagna lo aveva portato il Real Madrid. L’idea era stata di Florentino Perez nell’estate del 2019: un’operazione tecnica, ma anche di marketing. Il mitico Bernabeu, però, lo ha conosciuto solo da avversario. E’ stato ceduto in prestito al Maiorca, al Villarreal e al Getafe: sette gol e sette assist in 94 partite di campionato.

LA GRANDE OCCASIONE – E ora? La vita di Takefusa Kubo ha cambiato forma. E’ stato acquistato dalla Real Sociedad per sei milioni e mezzo, è diventato uno dei fantasisti della squadra allenata da Imanol Alguacil, che punta sul 4-2-3-1 e sogna la qualificazione in Champions anche con l’aiuto di David Silva, l’ex prestigiatore del Manchester City. Kubo si muove sulla fascia destra: finte, estro, cambi di marcia, un metro e 73, mancino. Eleganza e istinto.

LA CANTERA DEL BARÇA – Ha ventuno anni, è nato a Kawasaki il 4 giugno del 2001. Ha cominciato a giocare nel Tokyo Fc e nello Yokohama, in attesa di vivere una breve esperienza nella cantera del Barcellona: aveva quattordici anni, era il 2015, quando varcò il cancello della famosa Masia, dove sono cresciuti Iniesta, Xavi, Messi e ora anche Pedri, Gavi e Ansu Fati. E’ una delle stelle della nazionale di Hajime Moriyasu, lo vedremo tra qualche mese anche al Mondiale in Qatar. Il Giappone è stato sorteggiato nel Gruppo E con Germania, Spagna e Costa Rica.

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