Svizzera, la frase di Yakin che provoca l'Italia

ROMA- Mica sognava, durante l’estate, di sbattere fuori l’Italia dal Mondiale. Ora ci crede. «La Svizzera è grande, affamata, piena di qualità. Vi possiamo eliminare, come ha fatto la Svezia nel 2017». Occhio a Murat Yakin, sguardo furbo, 47 anni, svizzero di origini turche, riconoscibili dai tratti somatici. Sino ai primi giorni di agosto era in parcheggio, vicino a Basilea. Allenava e gestiva con il fratello Hakan, altro ex calciatore, lo Sciaffusa (in tedesco Shaffausen), club di Challenge League, l’equivalente della Serie B italiana. E’ stato chiamato in corsa per tamponare l’addio di Petkovic, dimissionario un mese abbondante dopo l’Europeo. Contratto sino al termine del girone di qualificazione con opzione di prolungamento. Non aspettava altro. Profonda esperienza, era un pilastro della difesa ai tempi in cui giocava con la Svizzera (49 presenze). L’ex tecnico del Basilea (due scudetti e quarti di finale in Europa League), del Lucerna e dello Spartak Mosca ha compattato e normalizzato la Nati, più attenta rispetto alla gestione precedente. Due pareggi (a Belfast e con l’Italia) a settembre, ha piegato l’Irlanda del Nord in casa e con il successo largo in Lituania ha riagganciato gli azzurri, riavvicinandosi nella differenza reti (meno 2), quando a ottobre erano impegnati in Nations. […]

L’avvertimento del ct della Svizzera

[…] Il ct amico di Igli Tare (hanno giocato insieme nel Kaiserslautern, è stato il testimone di nozze del ds laziale) non ha smarrito la fiducia. E’ anzi aumentata dopo gli infortuni di Verratti, Immobile e Chiellini. «Vogliamo qualificarci per il Qatar senza passare attraverso lo spareggio. Ecco perché veniamo a Roma per vincere. Perché non dovrebbe essere possibile? Certo, l’Italia è la favorita. Ma anche la Svezia era outsider nello spareggio per il Mondiale del 2018 e ha eliminato gli azzurri», il suo avvertimento. E’ un motivatore, non ha paura. Tutti in Svizzera ritengono che giocherà per due risultati, potrebbe tentare il sorpasso all’ultimo turno con una goleada alla Bulgaria. Ieri lo ha escluso. Tanto o quasi tutto si deciderà domani sera. «Si tratta di un calcolo semplice. Chi vince entrambe le partite, andrà alla Coppa del Mondo (in realtà chi vince può pareggiare l’ultima, ndr) . Ecco perché conta solo la vittoria.

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