Svanberg, il Malmö vince il titolo e blinda il suo centrocampista baby

L’INSERIMENTO – L’allenatore Allan Kuhn gli ha dato fiducia, lo ha promosso titolare nelle ultime giornate, provandolo anche nel ruolo di esterno sinistro nel 4-4-2, perché Svanberg si sta completando, è in costante evoluzione, ha un passo svelto, ha scatto e progressione. E negli schemi di Kuhn, ingaggiato dal Malmö lo scorso 8 gennaio, dopo il passaggio di Age Hareide sulla panchina della Danimarca, si è subito trovato nelle condizioni ideali per esprimere le sue potenzialità. Nonostante l’età, ha già una struttura muscolare definita: ha lampi di classe, ma non si risparmia nei tackle, in copertura, macina chilometri con la sua maglia numero 23.

IL DEBUTTO – E’ nato a Malmö il 5 gennaio del 1999, ha cominciato la carriera nel settore giovanile del Limhamn Bunkeflo. Nel 2007 è stato tesserato dal club biancoceleste. Ha firmato il suo primo contratto da professionista sedici mesi fa. E nello scorso mese di marzo lo ha prolungato fino al 2019. Ha debuttato nella “Allsvenskan”, la serie A svedese, il 28 maggio del 2016, durante la gara vinta per 4-1 contro l’Östersunds, regalando subito un assist al centravanti Viöar Örn Kjartansson, che nel frattempo è stato ceduto al Maccabi Tel Aviv dopo che aveva segnato quattordici gol in venti partite con il Malmö. Svanberg può giocare anche davanti alla difesa, nel ruolo di mediano-regista, come è capitato diverse volte nella passata stagione in Youth League, con la squadra baby del Malmö, allenata da Anders Palmer, mentre nella nazionale under 19 (guidata da Claes Eriksson) viene utilizzato nella posizione di esterno sinistro.