Superlega, Uefa, Champions, Premier: soluzione Agnelli

Andrea Agnelli ha lucidamente descritto la situazione del calcio europeo. E ha proposto una soluzione. Sulla soluzione si può discutere e ognuno deve avere e argomentare la propria posizione: è un’opinione e non ce n’è una giusta a prescindere. Sono invece fatti che il calcio europeo sta vivendo un momento economico cruciale; che la Premier League ha doppiato in ricchezza Liga, Serie A, Bundesliga e Ligue 1 messe insieme; che la spaccatura è destinata ad allargarsi con il nuovo FairPlay finanziario; che, tranne quello inglese, i campionati nazionali affrontano un momento economicamente delicato se non proprio critico; che le squadre di proprietà di Stati (Psg, l’universo City, Newcastle e se ne stanno aggiungendo) squilibrano il mercato; che le elezioni con un solo candidato non sono sintomo di salute per qualsiasi ente democratico.

Nuova Superlega, quali potrebbero essere le 60 squadre? La risposta suggerita da un indice statistico

Guarda la gallery

Nuova Superlega, quali potrebbero essere le 60 squadre? La risposta suggerita da un indice statistico

Il calcio europeo, nel senso di calcio dell’Unione Europea, non vive un momento di buona forma economica e non va sottovalutato il declino di popolarità presso le nuove generazioni (la Z è sempre meno appassionata). Poi si può far finta di niente, mantenere lo status quo e chi ci vive lussuosamente dentro, trascurando gli allarmi che Agnelli e molti altri attori del sistema hanno lanciato negli ultimi anni, ma non si fa il bene del calcio, che resta uno dei pilastri della cultura del Vecchio Continente. Scagliarsi contro la Superlega è lecito (e al limite anche considerare Agnelli antipatico), ignorare i problemi un po’ meno e cercarne le soluzioni un obbligo per chiunque abbia a cuore la passione di milioni e milioni di cittadini dell’Unione e non solo.

Juventus, gli acquisti in Italia durante la presidenza Agnelli: 837 milioni spesi

Guarda la gallery

Juventus, gli acquisti in Italia durante la presidenza Agnelli: 837 milioni spesi

PS Qualcuno pensa che l’uscita di Agnelli possa essere un pessimo affare per la Juventus, che dovrà passare anche dalla giustizia dell’Uefa. È un pensiero legittimo, ma l’Uefa dovrebbe sapere che Agnelli non è più il presidente della Juventus e dovrebbe giudicare senza pregiudizi un club con milioni di tifosi.

La Superlega torna con un nuovo format

Guarda il video

La Superlega torna con un nuovo format

Precedente Corriere di Bologna in taglio alto: "Un Dall'Ara strapieno per l'assalto all'Inter" Successivo Bologna-Inter, dove vederla e a che ora: Dazn, Sky, streaming tv