Secondo Nyon si tratta di un atto dovuto ma temporaneo dopo l’ordinanza del tribunale di Madrid. E conta di riaprire i procedimenti
Annullato (per il momento) dall’Uefa il procedimento disciplinare contro Real Madrid, Barcellona e Juventus. È il nuovo capitolo della drammatica battaglia che spacca il calcio e da aprile contrappone Nyon ai tre club ribelli fondatori della Superlega.
Ordinanza Madrid
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Il motivo della decisione? L’ultima ordinanza del giudice del Tribunale commerciale Madrid, Manuel Ruiz de Lara, che disponeva appunto l’annullamento della procedura. E minacciava, in caso di mancato rispetto, l’incriminazione del presidente Ceferin per disobbedienza. Mesi fa, sempre in seguito all’ordinanza di Ruiz de Lara, l’Uefa aveva già sospeso i procedimenti verso le ribelli. Ora l’annullamento. Il giudice aveva anche ordinato di cancellare le sanzioni inflitte agli altri 9 ribelli (tra i quali Milan e Inter) che s’erano pentiti e avevano accettato una punizione in cambio del reintegro nel sistema: l’Uefa ha quindi sospeso le sanzioni economiche (15 milioni totali più il 5% dei premi). Nel sistema europeo, le decisioni di un giudice sono efficaci su tutto il territorio e quindi all’Uefa non restava che obbedire. Oggi l’indagine su Juve, Real e Barça è formalmente chiusa.
Corte Ue
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La decisione si presta a letture molteplici. Per la Superlega è una vittoria, per l’Uefa si tratta soltanto di una misura formale, e obbligata, in attesa di sviluppi e soprattutto che la Corte di giustizia Ue si pronunci sul caso. Nyon conta di riaprire la procedura disciplinare, mentre ribadisce il suo no al progetto Superlega. I giudici Ue del Lussemburgo sono in attesa di pareri da tutte le parti interessante entro il 15 ottobre, più o meno lo stesso giorno in cui il giudice Ruiz de Lara lascerà il suo incarico al Tribunale di Madrid. E sarà quella della Corte la decisione vincolante per tutti.
27 settembre 2021 (modifica il 27 settembre 2021 | 23:36)
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