Superlega, la Uefa non rispetta l'ordinanza di Madrid?

Sul sito dell’Uefa, al momento, non compare nessun annuncio sulla volontà di far decadere i procedimenti disciplinari intrapresi contro Real Madrid, Juventus e Barcellona – colpevoli secondo l’Uefa di non aver ancora rinnegato il progetto Super Lega – e di cancellare gli accordi con i nove club che prima hanno aderito alla Super Lega e poi si sono pentiti (Milan, Inter, Manchester City, Liverpool, Chelsea, Tottenham, Manchester United, Arsenal e Atletico Madrid). L’Uefa dovrebbe farlo perché così ha deciso il Tribunale commerciale di Madrid con un’ordinanza del 1° luglio, contro cui l’Uefa aveva fatto ricorso, poi respinto venerdì scorso. A quel punto è stata sancita l’efficacia delle misure cautelari che impongono, tramite l’Uefa, l’abbandono di eventuali provvedimenti anche a Premier e Figc contro le squadre coinvolte. Da venerdì nessuno dell’Uefa ha commentato (i tre club hanno invece pubblicato un comunicato congiunto che invitava al dialogo).

Superlega, l’indiscrezione del Times

E in questo silenzio il Times, ieri, ha diffuso un’indiscrezione, citando una fonte qualificata (ma anonima) dell’Uefa, secondo la quale il governo europeo del calcio si rifiuterebbe di rispettare l’ordinanza, andando avanti con le azioni disciplinari, che per ora ha soltanto «sospeso», minacciando però di riprenderle a «tempo debito», e con le sanzioni finanziarie e sportive. L’indiscrezione è rimbalzata fra Madrid, Torino e Barcellona senza trovare riscontri e reazioni. Resta il fatto che se l’Uefa dovesse effettivamente rifiutare, correrebbe il rischio di conseguenze: in primo luogo ne dovrà rispondere civilmente, con il pagamento di un’ammenda di un certo peso, ma se la non osservanza fosse reiterata potrebbe incorrere anche in sanzioni penali. Sempre la fonte dell’Uefa ha spiegato al Times che gli eventuali provvedimenti sarebbero sottoposti al vaglio della Corte di Giustizia Europea, che incombe su tutta la vicenda, interpellata proprio dal Tribunale di Madrid. Tuttavia, respinta la procedura accelerata, i tempi con cui la Corte prenderà in esame la vicenda Super League saranno lunghi (non meno di un anno). Al momento, quindi, conta ciò che ha stabilito il Tribunale di Madrid. E, in fondo, anche quello che hanno scritto i tre club fondatori auspicando il dialogo. Aleksander Ceferin e la dirigenza Uefa sono disponibili a sedersi intorno a un tavolo? «La Superlega è morta, l’hanno uccisa i tifosi», ha detto la fonte anonima al Times. È vero, ma i problemi del calcio europeo, invece, godono di ottima salute.

Juve, Barça, Real: "Continueremo a sviluppare il progetto Superlega"

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