Superlega, la Corte di Giustizia aggiorna al 15 dicembre

L’Avvocato Generale darà il suo parere in quella data, poi la sentenza. L’Uefa: “Non c’è alcun conflitto d’interessi”

Dal nostro corrispondente Filippo Maria Ricci @filippomricci

13 luglio – madrid

Con Uefa e Fifa in netto vantaggio sulla Superlega, il match che può cambiare la struttura del calcio europeo è aggiornato al 15 dicembre di quest’anno. In quella data, tra le semifinali e la finale del Mondiale in Qatar, l’Avvocato Generale della Corte di Giustizia dell’Unione Europea, il giudice greco Athanasios Rantos, renderà pubblica la sua memoria sulla disputa tra Superlega, Uefa e Fifa. Il suo parere non è vincolante ma la casistica dice che in quattro casi su cinque la commissione sposa le conclusioni dell’Avvocato Generale.

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Il pronunciamento della Corte di Giustizia arriverà all’inizio del 2023 e sarà passato al Tribunale Mercantile numero 17 di Madrid, che dovrà emettere la sua sentenza tenendo obbligatoriamente in conto quanto stabilito a Lussemburgo. Lecito prevedere che la chiusura del caso arriverà tra un anno, mese più mese meno. Questi i tempi, ora veniamo ai contenuti. Il Tribunale madrileno, su istanza della Superlega, nel maggio del 2021 ha chiesto il parere, inappellabile, della Corte di Giustizia dell’Unione Europea su un possibile abuso di posizione dominante da parte di Uefa e Fifa, con violazione degli articoli 101 e 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea, uno dei pilastri legali dell’Unione continentale. Questa la base dell’accusa della Superlega nei confronti delle istituzioni che governano il calcio europeo e mondiale.

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Dopo le esposizioni delle parti avvenute lunedì, ieri è stato il momento delle domande da parte dei 15 giudici (tra cui l’italiana Lucia Serena Rossi) che compongono la Grand Chamber. L’Unione Europea e i 21 Paesi (compresa l’Italia, rappresentata da Danilo Del Gaizo) hanno tutti appoggiato con determinazione minore o maggiore la posizione di Uefa e Fifa, considerando una minaccia alla stabilità del sistema calcistico continentale il progetto portato avanti da Real Madrid, Barcellona e Juventus e invitando i giudici a difendere lo status quo. La Uefa ha contestato con forza la domanda di un giudice sul conflitto d’interessi denunciato dalla Superlega, con i legali europei che hanno invitato i membri della corte a prendere in considerazione gli aspetti sociali ed economici del caso e non solo gli argomenti legali e di antitrust sostenuti dalla Superlega. Che non ha saputo dare cifre precise sulla distribuzione degli utili nella sua competizione, e così ha risposto alla domanda sul perché i suoi club non abbandonano la Uefa: “Sarebbero sanzionati e andrebbero in bancarotta, per metter su un’altra competizione ci vogliono tempo e soldi. Le misure della Uefa sono draconiane”.

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