Superga, Gravina: “Quel Torino superò confine tra mito e leggenda”

Sono trascorsi 74 anni dalla tragedia di Superga, ma il ricordo di quel Torino resta indelebile. Era il 4 maggio del 1949 quando, a seguito di una gara amichevole contro il Benfica in quel di Lisbona, e l’aereo che stava trasportando verso casa il Grande Torino precipitò sulla collina di Superga: 31 persone persero la vita, scomparvero 31 grandi uomini e, al contempo, anche una delle squadre italiane più forti della storia. Nel giorno dell’anniversario, il ricordo del presidente della FIGC Gravina.

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Gravina: “Quel Torino patrimonio calcistico italiano”

Queste le parole del numero 1 della FIGC, Gabriel Gravina, a 74 anni da quel nefasto evento: “Solo il Grande Torino ha superato il confine tra mito e leggenda, diventando patrimonio comune dell’Italia calcistica e della storia civile del nostro Paese. Il messaggio di bellezza e di unione rappresenta l’eredità più bella di una squadra senza tempo“. Al Museo del Calcio possibile rivivere il ricordo di quella squadra attraverso la visione tantissimi cimeli, dalla maglia di Virgilio Maroso (dono di Bruno Giorgi), indossata in occasione della tournée in Brasile nell’estate del 1948, alla spilla di Romeo Menti (dono di Titti Menti). E ancora, si trovano esposti i parastinchi e le sigarette di Aldo Ballarin ritrovati sul luogo della tragedia, la tessera postale di riconoscimento di Valentino Mazzola e la medaglia d’oro alla sua memoria. 

In ricordo del Grande Torino: il programma della giornata

Grande Torino, è il giorno del ricordo: le foto da Superga

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