Supercoppa, l’inedita sfida Pirlo-Gattuso

ROMA – Ci vediamo mercoledì per la Supercoppa italiana al Mapei Stadium di Reggio Emilia, impianto ristrutturato e all’avanguardia dopo l’entrata in scena della famiglia Squinzi nella stanza dei bottoni del Sassuolo, proprietari anche della nota azienda che esporta materiali per l’edilizia in tutto il mondo. Il luogo ideale per il faccia a faccia tra Andrea Pirlo e Gennaro Gattuso.

IERI E OGGIAndrea Pirlo da calciatore ha dimostrato sul campo di possedere due lauree calcistiche: architettura e ingegneria. A Gennaro Gattuso, artigiano di successo, non si può negare il titolo di “maestro di muro”, antica qualifica conferita a coloro che aveva competenze tali per costruire anche una casa (senza soluzioni vanvitelliane) o preparare il muro-base per poter realizzare un affresco, dal pittore di turno, capace di reggere l’usura dei secoli. Pirlo, seppure sia un novizio nell’arte dell’allenare essendo alla prima esperienza professionale, guida una delle squadre più note al mondo che ingloba una delle superstar (Ronaldo) del football planetario. Gattuso rispetto al collega ha indubbiamente un po’ di esperienza in più acquisita in anni di lavori in Svizzera, Grecia e Italia allena una compagine che quando gira al massimo offre decisamente un bel gioco. Lasciando stare l’aspetto estetico che ci porterebbe a una visione platoniana della questione con troppe sensibilità soggettive da conciliare, è più opportuno focalizzare il tutto in una chiave pitagorica con numeri e figure geometriche di più semplice lettura. Va considerato naturalmente che l’11 è un numero primo e anche il primo numero palindromo nel sistema numerico decimale ed è opportuno schierare in campo gli undici nella migliore maniera possibile.

IL 4-4-2 BIANCONERO E IL 4-2-3-1 AZZURRO – Da ex grandi protagonisti del centrocampo, Pirlo e Gattuso hanno personale competenza per dire qualcosa sulla zona nevralgica ove si sviluppano le maggiori idee. Il tecnico della Juve di solito schiera  un centrocampo a quattro con tre elementi di ruolo e un’ala aggiunta (Chiesa per esempio), quello del Napoli invece opta per due mediani, un trequartista che funge da spoletta (Zielinski) e sul lavoro di ritorno delle ali (Insigne e Lozano). Ma si deciderà la superfida a centrocampo oppure sulle corsie laterali? Il guizzo di un singolo o l’interpretazione corale del migliore spartito? Spesso le gare uniche si decidono per episodi.

UN INCISO – Pirlo calciatore farebbe del Napoli di Gattuso una macchina da gol di valore mondiale, Gattuso nella Juve di Pirlo giocherebbe sempre alzando al massimo la combattività. Ma gli anni verdi dentro le linee sono terminati per entrambi e adesso il loro mestiere è dirigere gli altri da fuori il rettangolo.

LA PRIMA VOLTA – È la prima volta che Pirlo e Gattuso si affrontano da tecnici. Il pronostico per la Supercoppa corre sul filo dell’incertezza ma nonostante domenica scorsa la Juve sia uscita dal Meazza con una sconfitta mentre il Napoli ha rifilato sei gol alla Fiorentina al Diego Maradona, nelle quote i bianconeri sono leggermente favoriti. La vittoria bianconera si aggira intorno a 2,40, il Napoli a 2,85, mentre il pareggio alla fine dei tempi regolamentari è un’ipotesi da 3,45. Tre i precedenti in Supercoppa italiana: il 5-1 al San Paolo il 1° settembre del 1990 in favore del Napoli che aveva però in squadra il Pibe de Oro, “ ‘o mast di mast (il maestro dei maestri)”. Il secondo vis a vis a Pechino nel 2012, con la Juve vittoriosa per 4-2 ai supplementari tra mille polemiche per il discutibilissimo operato di Mazzoleni & soci. Il terzo nel 2014: le due squadre si presentarono Doha, in Qatar e ai rigori e vinse il Napoli. 

FISCHI E IMMAGINI – Stavolta l’arbitro scelto è Valeri di Roma 2 con i guardalinee Bindoni e Del Giovane, mentre il quarto uomo sarà Mariani. Di Bello al Var e Paganessi all’Avar.

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