Supercoppa al Bruges, De Ketelaere preservato per il Milan. E saluta i tifosi col megafono

Il 21enne trequartista è rimasto in panchina nella sfida vinta 1-0 col Gent. Cori del pubblico per lui e la sensazione che l’addio sia vicino. L’allenatore: “Stavo per mandarlo in campo, ma…”

Era scritto e così è stato. Charles De Ketelaere se n’è stato zitto e buono in panchina per tutta la partita, guardando il suo Bruges vincere la Supercoppa del Belgio contro il Gent. Ai ragazzi di Hoefkens basta un gol dell’ex Bologna Skov Olsen su assist di Noa Lang – altro nome seguito a lungo dal Milan – per prendersi la seconda coppa di fila. E Charles? In panchina. A venti minuti dalla fine il mister l’ha mandato a scaldare, tra gli applausi scroscianti dei tifosi nerazzurri. Ma poi gli ha preferito Odoi, Nusa, Audoor, Larin e Sowah.

Blitz Milan

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Inutile girarci intorno. L’esclusione di De Ketelaere dall’undici titolare e l’abbraccio virtuale col pubblico a fine gara (ha preso anche il megafono ed è andato sotto la curva a lanciare i cori), dopo i 45’ giocati in amichevole contro l’Utrecht e un’annata da giocatore simbolo con 18 gol e 10 assist, significano che il Milan è davvero vicino a strappare il sì del Bruges.

Tanto quello del belga è già in cassaforte da un pezzo. Pur di aspettare i rossoneri, tra l’altro, Charles ha rifiutato anche il Leeds, arrivato a mettere sul piatto 40 milioni. Dopo un primo ‘no’ a un’offerta da venti, quindi, il Bruges sta per far cadere il fortino. La richiesta è di 35 milioni, Maldini e Massara erano arrivati a 30 più bonus. Ora sono pronti ad alzare la parte fissa inserendo diversi premi. Con il CDK c’è già un accordo per un contratto di 5 anni da 2/2,5 milioni. L’affondo ci sarà. Il Bruges è pronto a cedere. La panchina di oggi dice tutto.

L’allenatore

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O meglio, quasi tutto. Perché la sua vuole dirla anche Carl Hoefkens, l’allenatore: “Non posso parlare della questione trasferimento – spiega a fine gara – ma una cosa è certo, non posso sbagliare nell’utilizzo di Charles. Ero pronto a mandarlo in campo, ma a un certo punto Bjorn Meijer ha avuto i crampi e ho preferito inserire un altro giocatore. De Ketelaere non poteva posizionarsi lì, nel nostro sistema tattico. So che avrebbe voluto giocare, ma le cose sono andate così”.

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