Super Benevento: ribalta il Cagliari in 3 minuti e vola in classifica

Nona gara di A di fila senza vittorie per i sardi di Di Francesco, in vantaggio con Joao Pedro: pari dell’ex Sau (che non esulta), rete decisiva di Tuia. Debutto amaro per Nainggolan: gol annullato dopo 2′ a Pavoletti, nel finale espulso Nandez

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

6 gennaio – Cagliari

Giù il cappello al Benevento. Firma il secondo colpo di fila in trasferta e sale a quota 21. Sorpresa? Non più. Grande realtà del nostro campionato perché la squadra di Pippo Inzaghi a fine primo tempo in poco più di 3 minuti rimonta il vantaggio del Cagliari col solito Joao Pedro dopo 20 minuti. Un uno-due firmato Sau (l’ex)-Tuia, due gregari di lusso, che mette a nudo tutti i limiti difensivi di un Cagliari in crisi nera alla terza sconfitta di fila, la seconda in casa. Una squadra che non vince da nove partite. Ma la fiducia in Eusebio Di Francesco sembra ci sia ancora.

La partita

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Sotto un cielo scuro i rossoblù partono bene, col sostegno e la spinta di Nainggolan 3, l’ennesima vendetta. Ma bastano due enormi incertezze di Walukiewicz, allarmante, per prendere un uppercut tremendo che inguaia i rossoblù anche in classifica. Sempre ferirmi a quota 14. Il Benevento nelle ultime nove gare ha perso solo due volte con Sassuolo e Milan, peraltro neanche meritatamente e in cui ha conquistato ben 15 dei 21 punti fatti. Stavolta vince colpendo dentro l’area e non come spesso gli accade con tiri da fuori. Così rimette a posto anche i conti col Cagliari contro il quale aveva perso le due sfide di due anni fa in A.

Primo tempo

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Francesco lancia subito nella mischia Nainggolan. La soluzione è il cambio di modulo. Si passa al 4-3-2-1, proprio come il Benevento con il 2000 Caligara che gioca tra i tre in mezzo e Radja in linea con Joao Pedro dietro Pavoletti. Il risultato si vede subito perché il Cagliari parte forte e dopo 1’52” va in gol: cross del Ninja sul quale Pavoletti anticipa Montipò e segna con la sua specialità,il colpo di testa. ma Abbattista la vede diversamente , ravvisa un fallo e annulla. È un altro Cagliari che gioca a gran ritmo, sostenuto dalla verve el nuovo acquisto. La partita è bella, vivace, il Benevento che, ha scelto Improta come terzino destro al posto dell’infortunato Letizia e ha deciso di inserire Sau, sardo ed ex nello stadio amico per Caprari (che in mattinata ha avuto un problemino), risponde in velocità. Giallo a Caligara, subito (al 5’) per entrataccia su Improta. Poi lo becca Schiattarella, il settimo stagionale, in due lol con Nandez, indemoniato. Ma al 12’ Abbattista vede il rigore perché Cragno, prima anticipa Sau ma poi sembra agganciare Lapadula. Ma andando al Var scopre che il portiere rossoblù ha preso prima la palla e cambia la decisione. Su entrambi gli episodi resta qualche dubbio. Il Benevento insiste e al 15’ Lapadula lancia Sau che brucia Walukiewicz, ma calcia incredibilmente fuori. Al 19’ la cosa più bella della partita è un anticipo di Nainggolan su Hetemaj nella sua metà campo, il Ninja avanza e vede Montipò fuori dai pal. Tira da 45 metri ma il portiere si salva in angolo. Sul corner il Cagliari passa: Marin batte, Pavoletti stacca, Joao Pedro ci mette il piede ed è gol. La musica sembra cambiata, le soluzioni da corner portano al tiro il belga ma due volte spedisce in curva. Da lì il Cagliari abbassa il ritmo e il Benevento, dopo aver temuto per la spalla di Schiattarella, viene guidata al pareggio proprio dal suo capitano che pennella per Sau che anticipa il colpevole Walukiewicz, proprio fuori fase. Dal 41’ al 44’ i campani confezionano il raddoppio: cross di Roberto Insigne e Tuia di testa brucia ancora il polacco. Per il Cagliari, che dietro è troppo disattento, è una mazzata e Giulini lascia la postazione in tribuna. Poi cambierà posto. Inspiegabile la metamorfosi e il disastro difensivo.

Secondo tempo

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DiFra cambia subito. Deve raddrizzare una partita che aveva in mano: dentro Sottil per Caligara e ritorno al 4-2-3-1. Nainggolan sta con Marin dentro il campo. A Sottil il compito di spingere a sinistra. Ma al Cagliari non riesce più nulla. Solo un tiro dello stesso Sottil al 15′ che Montipò manda in angolo. Di Francesco tenta ogni mossa, butta dentro Simeone, Pisacane, Pereiro e chiede a Nandez di fare il terzino sinistro. Non c’è più logica, né moduli, ma solo un disordinato assalto. Ma al 27’ Inzaghi si blinda: mette Foulon per Insigne e si difende a cinque. Joao si danna l’anima per estrarre un colpo dal cilindro ma il Benevento è chiuso a doppia mandata e non concede nulla con Hetemaj e Ionita che aiutano Schiattarella nella terra di mezzo o è il Benevento degli ultra trentenni la fa da padrone. Al 39’ Nandez si becca con Caprari, giallo per entrambi, ma l’uruguagio, totalmente senza controllo, eccede nelle proteste e finisce fuori. Fuori come il Cagliari, che ha una sola occasione al sesto minuto di recupero con un bel tiro di Simeone che Montipò controlla. E alla Sardegna Arena quelli che si abbracciano sono i giocatori di Pippo Inzaghi. Mentre Nandez tenta ancora di protestare.

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