Sulla “carta Covisoc” arriva il ricorso della Federcalcio al Consiglio di Stato

È la risposta della Figc alla decisione del Tar di obbligare la Procura Federale a dare il documento ai legali della Juventus: già oggi è previsto il verdetto

Ricorso al Consiglio di Stato. La Federcalcio ha deciso e ieri sera ha notificato il documento che chiede di cancellare i due pronunciamenti del Tar del Lazio che obbligavano gli uffici federali a consegnare ai legali e ai consulenti degli ex dirigenti juventini Fabio Paratici e Federico Cherubini (fra i quali Angelo Clarizia, l’ex subcommissario della Federcalcio che ha partecipato alla formulazione del ricorso del club bianconero) la famosa “carta Covisoc” del 14 aprile del 2021, il documento che potrebbe rappresentare una violazione dei tempi procedurali di tutto il percorso giudiziario sportivo del caso Juve-plusvalenze e puntare a cancellare il -15 deciso dalla Corte d’Appello. Insomma, prima dell’udienza del Collegio di garanzia del Coni, lo scontro resta nella giustizia amministrativa. Si tratta di una richiesta di sospensiva del provvedimento del Tar che dava una settimana di tempo per consegnare la carta: probabile già oggi la decisione del Consiglio di Stato.

Ma perché la Figc insiste per non dare la carta? Da via Allegri si dice che è un problema di “pregiudiziale sportiva”. Gli avvocati juventini hanno bypassato – è la tesi – la giustizia sportiva rivolgendosi al Tar e violando l’iter previsto dalla legge 280 che prevede la possibilità di andare alla giustizia amministrativa solo dopo aver esaurito tutti i gradi dell’ordinamento sportivo. La vicenda è ancora pendente invece presso il Collegio di garanzia e la vicenda della “carta Covisoc” è uno dei nove punti con cui la Juve andrà all’assalto della sentenza del -15. E secondo la Figc quella avrebbe dovuto essere la sede per decidere sulla questione.

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