Suarez, lettera commovente per i 500 gol: "Tutto cominciò in Uruguay…"

Dopo aver realizzato i 500 gol in carriera, Luis Suarez ha voluto festeggiare questo traguardo con uno speciale post pubblicato su Twitter e su Instagram: una lettera scritta in tre diverse lingue (olandese, inglese e spagnolo) nella quale ha ripercorso i passaggi fondamentali della sua carriera. Ha riservato qualche riga per ogni club in cui ha giocato, dal Nacional all’Atletico Madrid, senza dimenticare il suo amato Uruguay. I passaggi più commoventi, però, sono quelli riservati ai tifosi, con i quali sogna di esultare di nuovo insieme per i gol che verranno.

Luis Suarez: i 500 colpi del pistolero

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Luis Suarez: i 500 colpi del pistolero

Il testo integrale della lettera di Suarez

“500 gol e ancora più ricordi. Tutto cominciò in Uruguay. Quando feci il mio debutto professionale con il team dei miei sogni da bambino pensavo che non potesse andare meglio di così. Poi vincemmo il campionato. Ero pronto per il passo successivo e, trasferirmi in Europa a 19 anni, fu un grande passo. Non avrei potuto farlo senza la fiducia e il supporto della gente di Groningen, il club e i fan. Amsterdam mi rese quello che sono. Difficilmente si trova un posto migliore per imparare e crescere come giocatore. Essere stato il capitano di un team così resta uno dei momenti migliori della mia carriera. E Liverpool? Liverpool è stata speciale. La connessione con i tifosi mi ispirò ad affrontare la sfida di giocare in un campionato così competitivo. La fantastica città di Barcellona mi diede il benvenuto a braccia aperte. Io mi ritrovai a giocare con i migliori calciatori del mondo e a conquistare l’Europa. Cosa potevo chiedere di più? Ora sono a Madrid e amo lottare per questo club. Spero di segnare ancora tanti gol qui e non vedo l’ora che gli spettatori tornino per esultare insieme. Oltre a tutto questo rappresentare il mio Paese sui più grandi palcoscenici è sempre stato il massimo onore. Tu potresti non saperlo, ma giocasti il tuo ruolo in ogni gol che ho realizzato finora. E oggi io ti ringrazio: ringrazio ogni singolo tifoso che ha supportato le mie squadre nel corso degli anni, da Montevideo a Madrid, da 0 a 500. E oltre”.

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