Strategie Juve: Di Maria può restare anche senza Coppe. Rabiot e Vlahovic no

L’attaccante serbo ha ancora molti estimatori all’estero e potrebbe diventare il big sacrificato dal club bianconero per compensare le perdite

La Signora si rinnoverà. Ma se sarà un semplice restyling o una rivoluzione vera e propria si capirà a breve, nel giro di un mese. Tutto (o quasi) passa dalla qualificazione alla prossima Champions.

DOPPIO BINARIO

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Aspettando il finale di campionato ed Europa League (la vittoria garantirebbe l’accesso alla Champions 2023-24), alla Continassa continuano a ragionare su un doppio binario. Con o senza Champions, dentro o fuori dall’Europa. Le coppe sono uno spartiacque per il mercato e in modo particolare per i big. Qualche eccezione, però, c’è. Angel Di Maria nelle ultime partite non sembra più quello della tripletta di Nantes, un po’ come la Juve di aprile sembra una brutta copia di quella vista tra febbraio e marzo. Sarà anche per quello, oltre che per gli sgravi fiscali previsti dal Decreto crescita in caso di rinnovo, che il 35enne campione del mondo e il club bianconero non sembrano aver cambiato progetti. Il proposito di entrambi resta quello di prolungare l’accordo in scadenza a giugno fino al 2024. Presto un nuovo summit. Di Maria è pronto a restare un anno in più a Torino, dove si trova benissimo la famiglia, anche senza Coppe. La priorità di Angel, che ha già vinto la Champions ai tempi del Real Madrid, è quella di vivere da protagonista – e da campione del mondo in carica – la Coppa America 2024 con l’Argentina.

ALTRE ECCEZIONI

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L’altra eccezione che conferma la regola è Juan Cuadrado, al quale il contratto non verrà prolungato a prescindere dal futuro o meno in Champions. E in ogni caso non verrà riscattato Leandro Paredes. È destinato a resistere a qualsiasi evento l’inseguimento a Davide Frattesi, già oggetto di diverse chiacchiere tra Juventus e Sassuolo e disposto a sposare la Signora con o senza Coppe. La concorrenza non manca (Roma su tutte), ma i dirigenti bianconeri sono segnalati in pole position sul centrocampista con il vizio del gol (6 reti in campionato).

IL SERBO E IL FRANCESE

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La Champions, invece, sarà decisiva almeno per tentare il complicato rinnovo di Adrien Rabiot, che ha il contratto in scadenza fra due mesi. Il francese, lo scorso agosto praticamente venduto dalla Juve al Manchester United, è stato di gran lunga il migliore in questa stagione e non soltanto per gli 11 gol. L’ex Psg ha molti corteggiatori in Premier e per sua stessa ammissione vuole tornare protagonista in Champions. La Juve effettuerà un tentativo, Coppa con le grandi orecchie permettendo. In caso contrario l’addio sarà certo. E senza musichetta e ricchi premi Uefa, per il club bianconero sarebbe difficile indicare a priori degli incedibili. A rischio, in quel caso, sarebbe soprattutto il futuro in bianconero di Dusan Vlahovic, al quale gli estimatori tra le big estere non mancano nemmeno in questo periodo negativo sotto porta. Dovessero arrivare offerte da 60-70 milioni per il serbo, alla Continassa ripartiranno dalla conferma di Arek Milik e da Gianluca Scamacca (West Ham), fresco di operazione al menisco per essere al top a luglio. E occhio anche alle proposte per Federico Chiesa, che però la Juve si augura di trattenere per ripartire dai migliori italiani.

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