Strapagati e iper coccolati Gli ingaggi tornano a salire

Si è impennata di botto. Dopo anni, la curva del costo del lavoro in Serie A è tornata a salire in maniera impressionante al punto che complessivamente i 20 club di A sfiorano – cosa che non accadeva da un quadriennio – il miliardo di euro di spesa sul lordo per gli stipendi dei calciatori. E’ la fotografia di un fenomeno ormai globale e che interessa non solo il calcio italiano, ma tutta l’Europa, con la Premier a fare da locomotiva. Perché, nonostante la crisi economica che avvolge gran parte dell’Europa, questi numeri sembrano voler dimostrare che l’azienda calcio non conosca la parola crisi. Quest’anno, in Italia, i club spenderanno 985 milioni in busta paga, un aumento considerevole colpa soprattutto della campagna acquisti faraonica fatta dalla Juve e dall’Inter. Il volto da copertina di questo fenomeno è quello di Gonzalo Higuain: con i suoi 7,5 milioni a stagione è il calciatore più pagato della Serie A. Una crescita netta rispetto al monte ingaggi che nella scorsa stagione si era attestato a 882 milioni in Serie A, ai 849 milioni di due anni fa e ai 912 milioni della stagione 2013-2014.

la domanda — A questo punto, però, è lecito porsi una domanda che, se vogliamo, è vecchia quanto il mondo: assodato che ormai i calciatori guadagnano fin troppo, ma non è che in questa estate si è superato anche l’ultimo limite del buon senso? Per dirla in maniera ancora più chiara, viene seriamente il dubbio che i calciatori ormai siano dei personaggi (risulta difficile chiamarli lavoratori) assolutamente strapagati. Senza dimenticare tutti i privilegi che soltanto il circo del pallone riesce a riservare ai suoi protagonisti. A voi le risposte, che il dibattito si apra.

 Gasport 

Precedente Milan, Mati Fernandez crac Si teme uno stop di un mese Successivo Flamini al Crystal Palace L'ex Milan trova squadra