Storico, 4 perse in 11 gare: macché scudetto, l’obiettivo massimo diventa il 4° posto

Non è la prima volta che la Juve parte così male, quattro volte era andata anche peggio, ma mai aveva chiuso poi il campionato meglio di quel piazzamento che oggi varrebbe la Champions League. Anche perché le prime tre ormai sono lontane, le prime due irraggiungibili

Ci sono passati anche Gabetto, Anastasi, Bettega e Capello. E’ andata anche peggio a Felice Borel, Parola, Boniperti, Charles, Sivori, Brio, Cabrini e Scirea. Non è la prima volta della sua storia che la Juve dopo undici partite ne ha già perse quattro, le è incredibilmente capitato anche prima. Ma se la storia si ripete (e che si ripeta la rimonta del 2015-16 in questo momento non appare verosimile), gli annali dicono che a questo punto è bandita la parola scudetto. Non ci volevano gli annali, bastava la logica: la Signora a fine giornata rischia di ritrovarsi a -16 dalla vetta. Ma dicono soprattutto che nel migliore dei casi la Juve può aspirare alla Champions League, per i capelli: nei precedenti di partenze horror, al massimo ha finito il campionato quarta, ere geologiche fa, contro altre concorrenti e quando il piazzamento era meno ambito di oggi che – storia di pochi mesi fa – vale l’Europa che conta.

QUARTA SCONFITTA ALL’UNDICESIMA

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Quattro vittorie, tre pareggi e quattro sconfitte, il ruolino di questo avvio di Allegri-bis. Lo stesso che si è ritrovata nel 1941-42 la squadra di Guglielmo Gabetto, poi arrivata sesta, che all’undicesima perse con l’Inter. Lo stesso ruolino che si è ritrovata nel 1968-69 la squadra di Anastasi, poi arrivata quinta, che in un buffo deja-vu all’undicesima perse proprio 2-1 a Verona. E lo stesso ruolino che si è ritrovata nel 1970-71 la squadra di Bettega, Causio, Furino e Capello, poi arrivata quarta dietro Inter, Milan e Napoli, che all’undicesima perse proprio coi nerazzurri: era l’anno in cui sarebbe partita la Coppa Uefa e almeno valse un posto di consolazione nell’Europa di riserva.

QUANDO E’ ANDATA PEGGIO

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Ma per quattro volte nella sua storia la Juve è arrivata alla quarta sconfitta già prima dell’undicesima giornata. E’ successo alla decima nel 1961-62, la Signora di Charles e Sivori, caduta con Padova, Atalanta, Torino e Inter appunto alla decima: piazzamento finale, tredicesima!. E’ successo alla nona nella preistoria, 1938-39, la squadra di Felice Borel, caduta con Lucchese, Roma, Inter e Bologna: piazzamento finale, ottava. Alla nona anche quella di Ian Rush, Michael Laudrup e tanti altri nel 1987-88, caduta con Empoli, Verona, Inter e Cesena, raccogliendo poi all’undicesima giornata anche una quinta sconfitta col Napoli. E finì sesta, con Rino Marchesi in panchina.

OBIETTIVO QUARTO POSTO

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Ma ha fatto anche peggio nel 1948-49, 63 anni fa, in campo Parola e Boniperti ventenne: la quarta sconfitta (Genoa, Torino, Sampdoria, Inter) arrivò all’ottava giornata, ma la serie negativa continuò e arrivò a sei perse nelle prime dieci partite. Piazzamento finale: quarto posto. Ovvero l’unico e migliore degli obiettivi adesso: detto delle prime due ormai irraggiungibili, virtualmente a 16 potenziali punti di distanza quando si completerà la giornata, e anche la terza vediamo, il quarto posto (Roma) adesso è lontano 4 punti, che potrebbero salire a 7 quando si completerà la giornata. Quando diceva che la classifica la guarderà più avanti, neanche Allegri poteva immaginare quello che ci sta trovando adesso.

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