Statua di Maradona: la Procura di Napoli vuol vederci chiaro

I magistrati indagano sulla commissione che dovrà valutare i progetti, aperta ai tifosi. Si temono infiltrazioni del mondo ultrà

Maurizio Nicita @manici50

28 gennaio – Napoli

La Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo, ancora senza indagati, per fare luce sulla costituenda commissione che dovrà valutare i progetti per la realizzazione di una statua di Diego Armando Maradona, promossa dal Comune di Napoli. Non proprio l’ideale per come la città vuole ricordare il suo grande campione. Ma forse è meglio così, che ci sia assoluta trasparenza su ogni iniziativa.

I provvedimenti

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Mercoledì gli uomini della Digos hanno acquisito atti e documenti relativi a quest’iniziativa, lanciata attraverso un crowdfounding che coinvolgerà tifosi ed appassionati che potranno donare, anche pochi euro, per finanziare l’opera. Le proposte progettuali giunte al Comune, saranno prima valutate da una commissione composta da ex calciatori, ex atleti, esponenti di Accademia di Belle Arti, della Sovrintendenza e tifosi.

Sospetti ultrà

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Proprio su questo elemento finale, i tifosi, si starebbe concentrando la Procura. Il pool che indaga è lo stesso che si occupa degli scontri che ci furono a Napoli lo scorso 22 ottobre quando il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, preannunciò l’ipotesi di una zona rossa per blindare la regione dal Covid. Ci sono collegamenti ed eventuali infiltrazioni del mondo ultrà? Su questo e altro si sta indagando. Gli uomini della Digos hanno acquisito in Comune documenti relativi alla istituzione della commissione. Il prossimo 3 febbraio sono attesi in Procura l’assessore allo Sport Ciro Borriello e l’assessore alla Cultura Eleonora De Majo, che saranno sentiti come persone informate sui fatti.

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