Stadio Roma, Gualtieri accelera: “Sarà un gioiello architettonico. Obiettivo 2027”

Il sindaco della Capitale: “Stiamo andando avanti come treni. Non si porta dietro cubature, ma parchi e aree verdi”. Resta il nodo dei trasporti

Nessuna incertezza: la parola d’ordine del Comune in relazione al nuovo stadio della Roma è una sola: “Avanti veloci”. Lo dice chiaramente Roberto Gualtieri, sindaco della Capitale. “Sullo stadio stiamo andando come treni – spiega a Rete Oro -. Una vicenda grottesca, che in passato si è trascinata, ma adesso la società giallorossa è stata seria. Ci hanno presentato una proposta su Pietralata, così quando si concluderà l’iter del consiglio comunale, ci saranno delle prescrizioni, la Roma dovrà accoglierle nel progetto e poi partirà la nuova conferenza dei servizi. L’obiettivo è avere lo stadio in funzione per il 2027. Stiamo andando avanti spediti, suscitando l’invidia di tante altre città d’Italia per uno stadio che non si porta appresso cubature, ma parchi e aree verdi. Sarà un gioiello architettonico”.

I nodi

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A parlare diffusamente dello stadio, poi, è stato anche Nando Bonessio, presidente della Commissione Sport, che ieri ha ascoltato comitati di quartiere e associazioni di cittadini e che quindi mette a fuoco alcuni dei problemi da affrontare. “Faccio tesoro delle tante preoccupazioni e suggerimenti emersi, perché il nuovo stadio della Roma è un’opera complessa che necessita di numerosi approfondimenti su varie questioni a partire dal nodo del trasporto. E’ doveroso individuare il giusto mix tra trasporto pubblico e parcheggi per non fa ricadere tutto il peso degli spostamenti su quel quadrante della città. Un eccesso di parcheggi rischia di sortire l’effetto opposto diventando polo attrattivo del traffico veicolare privato. Allo stesso tempo bisogna garantire una viabilità ad accesso esclusivo e sempre percorribile per l’ospedale Pertini tenendo conto anche delle attuali criticità della Linea B della metropolitana che al momento ha una frequenza troppo bassa. L’altra questione che ritengo imprescindibile è la realizzazione di aree verdi libere ed effettivamente fruibili. Gli impianti sportivi a corredo previsti in quell’area potrebbero rappresentare una limitazione anziché un servizio. Valuteremo se sia il caso di ridimensionare l’area dedicata alle strutture sportive a vantaggio di una zona di verde dotata di adeguata piantumazione di essenze arboree. Dobbiamo inoltre chiederci quale sarebbe la quantità di emissioni, e quindi dei livelli d’inquinamento, se si completassero tutti gli edifici previsti dalle cubature realizzabili per la Direzionalità Pietralata (ex SDO) che vedrebbero il pendolarismo giornaliero circa 10.000-15.000 dipendenti per almeno 5 giorni a settimana. Perciò quale sarebbe il livello di emissioni inquinanti per lo spostamento una volta alla settimana di circa 60.000 spettatori? Pur nel rispetto delle tempistiche dettate dalla normativa vigente, dobbiamo procedere prendendoci tutto il tempo necessario per sciogliere dubbi e rispondere alle perplessità per arrivare a una soluzione il più possibile condivisa dal territorio”.

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