Stadio Flaminio, tifosi Lazio sognano. Comune Roma conferma: “Lotito lo vuole. La proposta è importante e seria”

Lo Stadio Flaminio di Roma potrebbe presto diventare lo stadio della Lazio. Realizzato per i Giochi della XVII Olimpiade nel 1960 su progetto degli ingegneri Antonio e Pier Luigi Nervi, lo stadio è vincolato e di proprietà del Comune di Roma. Da dieci anni è però chiuso e abbandonato al degrado. 

Stadio Flaminio, Comune Roma conferma interessamento di Lotito

Lo stadio Flaminio della Lazio è più di un’idea. L’interesse verso lo storico impianto a due passi da Ponte Milvio è stato annunciato qualche settimana fa dal presidente Lotito in persona. Si tratta di un interesse reale: la conferma è arrivata ora direttamente da Angelo Diario, il presidente della Commissione Sport del Comune di Roma.

Diario spiega: “Stiamo verificando i vincoli per la fattibilità delle condizioni poste da Lotito che sono necessarie per rendere interessante il progetto. Si tratta di una proposta importante e seria, che ci ha fatto davvero piacere, anche perché da parte nostra c’è la massima disponibilità”.

“Il Flaminio è per noi anche un monumento che però è chiuso da 10 anni e che deve tornare fruibile”. Lotito, per portare avanti il suo progetto, avrebbe chiesto garanzie sulla possibilità di realizzare una copertura, dei parcheggi, poter ospitare 40mila spettatori e realizzare delle attività commerciali.

Comune vuole velocizzare l’iter

Il Comune di Roma vuole velocizzare l’iter: “Verificheremo se ci sono tutte le condizioni, poi la palla passerà alla Lazio che dovrà presentare un progetto con una proposta di partenariato ma essendoci al 99,9% l’interesse pubblico non vedo impedimenti” spiega ancora Diario. 

Angelo Diario spiega i termini del possibile accordo tra Comune e SS Lazio: “Si tratterebbe di una concessione a lungo termine per non meno di 30 anni perché la proprietà resterebbe comunque comunale. La Lazio vuole accelerare tanto quanto noi che saremmo ben contenti di concludere questo mandato con l’avvio del progetto”.

Il presidente della Commissione Sport aggiunge che non c’è mai stato nessun sopralluogo allo stadio: “Ma se ci chiamano, siamo disponibili ad andare”.

I costi molto alti legati al restauro, alla realizzazione delle opere mancanti e delle attività collaterali verrebbero ammortizzati dalle attività commerciali presenti nel nuovo impanto: “La Lazio adesso dovrà fare i suoi conti anche perché parliamo di un investimento importante. Il progetto depositato dalla Roma Nuoto era di circa 80 milioni di euro e credo che la cifra sia ancora quella, in linea di massima”. E i tifosi della Lazio inziano intanto a sognare. 

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