Stade De France, ancora caos e polemiche: appaiono scritte contro Qatar 2022

Francia, una serata da dimenticare dentro e fuori dal campo.

Francia, una serata da dimenticare dentro e fuori dal campo. La sconfitta interna con la Croazia esclude la squadra di Deschamps aritmeticamente dalla possibilità di difendere il titolo conquistato nello scorso settembre. E ancora una volta lo Stade de France vive una serata complicata dal punto di vista dell’ordine pubblico. Come riportato dal Le Parisien, sulle mura dell’impianto, prima dell’inizio della sfida che ha riproposto la finale dei mondiali del 2018, sono apparse delle scritte che invitano a boicottare i mondiali del Qatar.

Ennesimo problema di ordine pubblico dunque. Sicuramente lo Stade de France ha vissuto momenti migliori rispetto al termine della stagione 2021-2022. Dopo il caos avvenuto lo scorso 28 maggio, durante la finale di Champions League fra Real Madrid e Liverpool posticipata per i disordini prima della sfida, la struttura creato 24 anni fa per i Mondiali del 1998 in Francia, si è ritrovata ancora una volta sotto i riflettori. Secondo le ricostruzioni provenienti dalla capitale francese,  nella notte tra domenica e lunedì alcune persone hanno trovato modo di introdursi nello stadio ed imbrattarne i muri con slogan contro il Qatar, il paese che sta organizzando la Coppa del Mondo di fine anno. Termini molto forti, che non lasciano spazio alle interpretazioni. “Il Qatar puzza di morte”.  “Boicotta il Qatar 2022”, “6.550 morti, 2.100.000 schiavi”. “Corruzione Sarkozy, 15 milioni di dollari”. Le scritte sono state rivendicate dal collettivo “Cartellino rosso per il Qatar”, un gruppo che afferma di appartenere agli attivisti della macchia Alsazia-Lorena e all’Extinction Rebellion Paris.

Il collettivo ha spiegato la sua azione attraverso il profilo web: “Ci assumiamo pienamente la responsabilità delle nostre azioni, scritti e parole, soprattutto perché non abbiamo 6.550 morti sulla coscienza e non abbiamo ricevuto un centesimo dal Qatar, ma vista la violenza dell’emiro, tenendo conto della lunga storia di omicidi politici e della sua capacità di orchestrare attentati terroristici, desideriamo rimanere il più possibile anonimi. Usiamo pseudonimi, con riluttanza, e tentiamo di nascondere la nostra identità online”.  La Federcalcio Francese ha sporto denuncia.

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