Squadra decimata con Embolo e Zuber out. Ma la Svizzera non va sottovalutata

L’infiortunio della punta assieme all’assenza di Zuber complica la vita al c.t. Yakin, che dovrà fare i conti con diverse defezioni pur avendo a disposizione una squadra tecnica, cinica e fisica

Un problema non di poco conto. La Svizzera di Yakin arriva alla sfida con l’Italia, decisiva per il primo posto nel girone C di qualificazione al Mondiale, con diverse assenze. In particolare preoccupa l’infortunio di Breel Embolo: l’attaccante del Borussia Moenchengladbach, due settimane fa, ha lasciato tutti a bocca aperta nel sorprendente 5-0 rifilato al Bayern Monaco in coppa, segnando due gol e servendo altrettanti assist ai compagni. Venerdì scorso il tecnico della nazionale elvetica, Murat Yakın, lo aveva definito “insostituibile” in attacco. L’infortunio (problema all’adduttore) subito contro il Mainz poche ore dopo gli farà saltare sia la sfida con l’Italia sia quella con la Bulgaria.

Quanti ko

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Quello di Embolo però non è l’unico forfait: sempre nel corso della partita fra Mainz e Borussia Moenchengladbach si è infortunato anche Elvedi, che con Akanji (di proprietà del Dortmund) forma la difesa centrale. Alla lista degli indisponibili si aggiunge anche Steven Zuber, l’esterno dell’AEK Atene salterà i due match per un fastidio all’adduttore ma la Federcalcio svizzera ha fatto sapere che nessun altro giocatore verrà convocato al suo posto. Anche Fassnacht e Kobel, infortunati nell’ultimo turno di campionato con i rispettivi club, non hanno risposto alla convocazione . Così, considerando anche le assenze di Xhaka (Arsenal) a centrocampo e di Seferovic (Benfica) in attacco, la Svizzera si ritrova senza ben 7 giocatori fondamentali. In avanti Yakin potrà quindi fare affidamento su Xherdan Shaqiri, Renato Steffen, Ruben Vargas, Mario Gavranovic, Andi Zeqiri e il 21enne Noah Okafor, che con il Salisburgo sta sì facendo bene (9 gol stagionali), ma che è solo alla seconda convocazione in nazionale e che non ha mai giocato gare di questa importanza. Qualità, ma pochi gol. Per sostituire Embolo Yakin ha chiamato Kastriot Imeri del Servette: 21 anni di freschezza e tecnica. Si aggiungono all’ultimo minuto anche Okoh e Kohn. I media svizzeri chiedono la convocazione di Josip Drmic che ha un passato di livello in Bundesliga, ma che negli ultimi anni, anche a causa di tanti (e gravi) infortuni, si è un po’ perso. Gerarchicamente, contro l’Italia, dovrebbe partire dal primo minuto Mario Gavranovic, che col Kayserispor, in Turchia, vanta però solo 4 gol stagionali.

Il livello

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Nonostante le assenze però la Svizzera non va sottovalutata: agli Europei ha dimostrato di essere una squadra di livello, anche perché è fra le più multietniche in Europa. Gli svizzeri assimilano la cultura calcistica di Italia, Francia e Germania, e hanno così in rosa un mix di tecnica, cinismo e forza fisica. Molti dei giocatori convocati giocano nei migliori campionati d’Europa, motivo per il quale la nazionale non è più la Cenerentola di un tempo ma, al contrario, ha anche giocatori di esperienza. Sommer (Borussia Moenchengladbach) in porta è una garanzia, Akanji (Dortmund) e Schär (Newcastle) formano comunque una coppia difensiva veloce e attenta. Kevin Mbabu (Wolfsburg) è veloce e forte fisicamente, e sta andando bene sia in Bundesliga che in Champions League. A centrocampo Djibril Sow (Francoforte), Zakaria (Gladbach) e Freuler (Atalanta) assicurano fisicità. Lascia un po’ a desiderare l’attacco, specie dopo l’infortunio di Embolo. Lì manca il finalizzatore. Quello, per Yakin, il problema da risolvere in vista delle sfide con Italia e Bulgaria, decisive per alimentare il sogno di partecipare al Mondiale in Qatar.

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