Spunta Loftus-Cheek: dal Chelsea il centrocampista per Mourinho

Tiago Pinto ha sette giorni per completare l’opera e creare una Roma a immagine e somiglianza dello Special One. Il countdown è partito: le ore 23 del 31 agosto, gong del calciomercato estivo, sono il limite oltre il quale potrà misurarsi la reale ambizione della squadra. In una sessione piuttosto arida per tutti, Pinto ha portato nella Capitale tre titolari (Rui Patricio, Viña, Abraham) o forse quattro (Shomurodov). Aggiungendo anche il centrocampista, il totale salirebbe 5: una rivoluzione rispetto al passato. 

Il nome nuovo per il centrocampo è Loftus-Cheek. Pjanic tornerebbe ma lo stipendio è troppo alto

Alcune certezze dell’ultimo Fonseca, come Cristante in difesa, Villar in regia e Darboe mediano tuttofare, sono state cancellate da Mourinho. Il quale, contro la Fiorentina, ha dato un segnale mandando in tribuna il gambiano, tenendo in panchina sia lo spagnolo sia Diawara (l’indiziato numero uno a lasciare la Capitale, resta in ballo una proposta del Wolverhampton) e facendo entrare il giovane Bove. Insomma, «manca qualcosa» e va ricercato fuori. Il primo nome sulla lista resta quello di Denis Zakaria, svizzero classe ’96 del Mönchengladbach. Non è un regista puro, bensì un ruba-palloni fisico (192 cm) che sa far ripartire l’azione con strappi e accelerazioni. I tedeschi chiedono venti milioni, ma il contratto scade a giugno e la Roma non vorrebbe spingersi oltre i dieci (massimo quindici, con i bonus). Zakaria accetterebbe l’offerta da due milioni a stagione fino al 2025, anche se negli ultimi giorni ha abbandonato i procuratori della Lian Sports per affidarsi ad alcuni familiari e non è da escludere un rinnovo last-minute. Un profilo simile è il camerunese Anguissa che nel Fulham sta giocando solo spezzoni perché ha le valigie pronte. Dall’Inghilterra si fa il nome di Loftus-Cheek che rinforzerebbe la “colonia Chelsea” a Trigoria. Fu proprio Mourinho a farlo esordire, oggi si prende in prestito con diritto di riscatto a sedici milioni. L’ex Pjanic, invece, è ai margini del progetto Barcellona. Il bosniaco tornerebbe, ma lo stipendio da oltre sei milioni e la poca fisicità (JM cerca soprattutto centimetri) lo fanno uscire dall’orbita giallorossa. Occhio al possibile Mister X, mentre Xhaka (ha rinnovato con l’Arsenal) e Torreira (sbarcato ieri a Firenze) tramontano definitivamente. 

Tiago Pinto deve piazzare Fazio, Santon, Olsen, Nzonzi e Pastore

I sette giorni serviranno anche per sfoltire l’organico. Dopo le partenze di Florenzi, Pedro, Kluivert, Ünder, Peres, Jesus, Mirante, Antonucci, Dzeko, Pau Lopez, Coric (ufficiale il prestito allo Zurigo) e Bianda – quasi sessanta milioni rientrati tra ingaggi e cartellini – restano da piazzare Fazio, Santon, Olsen, Nzonzi e Pastore. Gli ultimi due chiedono una buonuscita per andarsene. L’affare Fazio-Genoa (dopo i “no” a Cagliari e Parma nelle precedenti sessioni) è invece saltato perché l’argentino avrebbe chiesto alla Roma, disposta a pagare una parte dello stipendio, l’intero ingaggio stagionale più altri soldi, creando i presupposti per una rottura. 

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