Sprint Dodo-Ikoné: l’esame più difficile per la Fiorentina

FIRENZE – Quindici milioni (14+1 di bonus e 15 per cento sulla rivendita futura) Ikoné, acquistato a gennaio dal Lille. Diciotto milioni (14,5+3,5 di bonus) Dodo, preso a luglio dallo Shakhtar. Non è sempre e soltanto una questione di soldi, ma in questo caso il riferimento all’esborso fatto in due differenti occasioni nell’ultimo anno sta a testimoniare quanto la Fiorentina abbia investito e di conseguenza puntato sul francese e sul brasiliano. Che finora, però, non hanno reso per quelle che erano e sono ancora le aspettative di tutto l’ambiente viola, anche se di recente entrambi – sempre in forme diverse – hanno dato segnali di essere sulla strada della loro miglior versione. E domani, tanto per alzare al massimo il livello di riprova, sono attesi da un esame super: a proposito di strade, incroceranno quelle di avversari non qualsiasi. 

Attenti a quei due

Dodo e Ikoné sulla parte destra della Fiorentina che si presenterà a San Siro, almeno così sembra dall’orientamento di Italiano. Theo Hernandez e Leao su quella sinistra dei rossoneri di Pioli, entrambi annunciati al rientro dal primo minuto dopo rispettivamente turno di squalifica e inizio in panchina a Cremona. Italiano e la Fiorentina cercano di aggiungere un tassello alle certezze e punti in classifica nella risalita che ha avuto inizio da un paio di settimane a questa parte con le tre vittorie ai danni di Spezia, Sampdoria e Salernitana e confermarsi a San Siro contro i campioni d’Italia avrebbe un altro peso e un altro valore, e soprattutto chiuderebbe nel modo ideale questa prima parte di stagione, a volte complicata e a volte risistemata con alcuni risultati utili a centrare gli obiettivi. E sarebbe un ottimo viatico per proiettarsi al 4 gennaio prossimo. Tutto no ovviamente, ma molto del piano della Fiorentina di uscire indenne da Milano passa ovviamente per quello che sarà il doppio duello sulla quella fascia, la destra della Fiorentina e la sinistra del Milan, dove appunto Dodo e Ikoné se la dovranno vedere con Theo Hernandez e Leao.

Rischio e profitto

L’esterno ex Shakhtar è stato frenato dalla lesione al polpaccio rimediata l’11 settembre a Bologna, andando ad ostacolare il graduale inserimento in un calcio per lui nuovo, ma le ultime sei partite dall’inizio consecutivamente in campionato – e va aggiunta quella contro il Basaksehir in Conference League che era decisiva – dicono che la condizione atletica è cresciuta tanto e con essa il rendimento (la conferma è l’assist a Bonaventura per l’1-0 a Marassi): non ancora ai livelli mostrati con gli ucraini, però Italiano adesso sa che ci può contare per corsa e tecnica nelle due fasi di gioco. E il discorso vale per Ikoné, perché alla fine la fiducia reiterata nelle scelte dell’allenatore è il vero e insindacabile termine di paragone: titolare guarda un po’ dallo Spezia in avanti (ma all’Inter la settimana prima aveva segnato una rete spettacolare), sempre più spesso dentro alle azioni viola con le qualità che gli sono riconosciute e richieste, ma espresse solo a tratti. Adesso entrambi hanno l’occasione davvero di prendersi la Fiorentina: domani contro il Milan, contro Theo Hernandez e Leao. 


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