Spinazzola e la Juve, una rivincita a tinte azzurre

Per tanto tempo Leonardo Spinazzola è stato trattato come una plusvalenza qualsiasi. A Torino si è sentito illuso, sedotto, abbandonato e poi scambiato all’improvviso per un giovane di belle speranze (Luca Pellegrini) alla prima occasione utile. Ecco perché Roma-Juve, per lui, non sarà mai una partita come le altre. Anche il club giallorosso, a dir la verità, aveva finito per non credere più nelle sue potenzialità; ma dal giorno in cui è saltato l’affare con l’Inter che coinvolgeva pure Politano (con Leonardo già sbarcato a Milano e costretto a tornare nella Capitale) il terzino di Foligno si è trasformato nel miglior esterno sinistro in circolazione. E si è preso, nell’ordine, prima la Roma di Fonseca, poi l’Europeo, poi di nuovo la fiducia in ottica giallorossa – questa volta di Mourinho – una volta smaltito il rodaggio post infortunio al flessore. 

L’Argentina riparte con Dybala, Ibanez si riprende il Brasile

Incomprensioni

Spinazzola e la Juventus sono legati da una storia fatta più di tradimenti che di lune di miele, nonostante il calciatore si sia formato proprio nel vivivaio bianconero. Dodici le presenze, tutt’altro che indimenticabili. Eppure, negli occhi di tutti resta indelebile la grande notte di passione contro l’Altetico Madrid del 12 marzo 2019: in 70 minuti all’insegna dello sprint e dell’agonismo, il classe ‘93 ha conquistato per la prima (e forse unica) volta gli applausi a scena aperta dello Stadium, lasciando curiosamente il posto proprio a Dybala sul punteggio di 2-0 e a rimonta quasi completata (3-0 il finale con tripletta di Ronaldo). 

Freno

In questa stagione Spina è partito con il freno a mano tirato, poi ha accusato la lesione del retto femorale sinistro e, nel momento in cui è tornato a disposizione, ha trovato la corsia occupata da Zalewski, che già durante la sua prima assenza prolungata nel 2021-22 aveva saputo sostituire – senza farlo rimpiangere – il titolare designato. Lo stiramento di fine gennaio ha ulteriormente rinviato il pieno recupero fisico del terzino ex Atalanta, che sembra essere però tornato ai suoi livelli abituali proprio nell’ultima gara di Europa League contro il Salisburgo. «Ha giocato una buona partita – le parole pronunciate di recente dal Ct Mancini – ma una partita soltanto non basta. Di sicuro il suo contributo è stato decisivo per la Nazionale all’Europeo e lo sarà ancora. Lo aspettiamo».

Azzurro

La sfida dell’Olimpico contro la sua ex squadra – che da avversario non ha mai battuto, 4 pari e 5 ko – sarà, quindi, a forti tinte azzurre per il 29enne. Wijnaldum, Ibañez e Dybala hanno già ricevuto la chiamata dei rispettivi selezionatori, mentre Mancini comunicherà le proprie scelte in vista del doppio confonto con Inghilterra (23/03) e Malta (26/03) solamente venerdì 17, come da tradizione alla vigilia del turno di campionato che anticipa la sosta. Spinazzola ha quattro partite (inclusa l’Europa League) per riprendersi una Nazionale che sente profondamente sua. E che ha salutato, nell’ultima apparizione, con una brutta sconfitta per 5-2 contro la Germania. Non proprio il modo migliore per dirsi arrivederci. 

Roma, Mourinho ha presentato il ricorso

Guarda il video

Roma, Mourinho ha presentato il ricorso

Acquista ora il tuo biglietto! Vivi la partita direttamente allo stadio.

Precedente Inter, la Champions si decide a San Siro: scontri diretti decisivi Successivo Sofia Goggia ha vinto la sua quarta Coppa del Mondo di discesa libera