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Spezia, Thiago Motta: “Dobbiamo giocare per vincere, non per il bel gioco”

Il ritorno di Thiago Motta a Marassi non è indimenticabile.

Il ritorno di Thiago Motta a Marassi non è indimenticabile. Lo Spezia va sotto dopo poco più di trenta minuti di gioco e si sveglia troppo tardi contro la Sampdoria. Prima vittoria casalinga dei blucerchiati che completano l’operazione sorpasso. L’allenatore bianconero ha analizzato la sfida ai microfoni di Skysport.

KO – Una sconfitta che lascia adito anche a qualche recriminazione. La Sampdoria ha mostrato una ferocia agonistica differente. Più rabbiosa e determinata di uno Spezia bello a vedersi ma poco incisivo. Il gol di Verde riassume il match: bello ma poco utile. Apprezzabile comunque l’atteggiamento anche se c’è qualcosa da rivedere in difesa: “Sin dal primo minuto del primo tempo la squadra ha cercato di mettere in difficoltà la Sampdoria. L’idea era di spingerli indietro, ma abbiamo subito delle ripartenze che dobbiamo controllare meglio. Non si difende solo con i difensori. Non prendere gol dipende dal lavoro di tutta la squadra. Resta l’amarezza di aver creato tanto e concretizzato poco. La Sampdoria è arrivata due o tre volte in area di rigore e ha fatto due gol. Ormai è andata così, meglio pensare alla prossima”.

SALVEZZA – La classifica torna ad accorciarsi, ma lo Spezia è consapevole del proprio destino. Dovrà sudarsi la permanenza. Si riparte da una buona reazione e dalla necessità di dover rischiare maggiormente la conclusione anche con maggiore cinismo: “Dobbiamo essere consapevoli che l’equilibrio è fondamentale per ottenere risultati. Quando si gioca con una squadra che si schiaccia e riparte, occorre una grande attenzione nella gestione dei tempi e soprattutto la cattiveria necessaria per concretizzare la mole di gioco che creiamo. Nel secondo tempo abbiamo messo in mezzo diversi palloni difficili ma è mancata un po’ di presenza nell’area di rigore. Non giochiamo e palleggiamo per l’estetica, il nostro obiettivo è trovare la via del gol. E se non si riesce a finire l’azione ci si ritrova in situazioni del genere. Non mi diverto con il possesso palla, ma vincendo”.