Spezia, si cambia: Motta è ai saluti, Gotti davanti a Pirlo e Bjelica per la successione

Tecnico e club trattano la risoluzione consensuale. L’ex Udinese in vantaggio sulle altre opzioni

Contatti in corso, ma la separazione anticipata fra lo Spezia e Thiago Motta sembra ormai questione davvero di giorni. Al suo posto, la rosa dei possibili successori è ristretta a tre nomi: Luca Gotti (il favorito, da ambiente friulano), Andrea Pirlo e il croato Nenad Bjelica, l’unico fra i papabili che già conosce la realtà spezzina, avendo allenato la squadra ligure dall’estate 2014 all’autunno dell’anno successivo, quando poi lasciò anzitempo la Liguria.

In itinere

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Un passo alla volta, però. I contatti fra la dirigenza spezzina e Thiago Motta sono frequenti, ma servono ancora alcuni passaggi, per così dire, tecnici allo scopo di formalizzare l’addio con la formula della risoluzione consensuale. Una tempistica esatta non è nota, nè ad oggi è possibile stimare un arco temporale esatto prima che arrivi l’annuncio. Presumibilmente, tuttavia, un accordo potrebbe essere trovato all’inizio della settimana prossima o, comunque, nei primi giorni di giugno. Motta aveva firmato un contratto con lo Spezia sino al 30 giugno 2024, ma alla fine gli aquilotti hanno deciso di virare su altri nomi. Una salvezza conquistata il 14 maggio scorso a Udine grazie ai gol di Verde, Gyasi e Maggiore (2-3 il finale contro la squadra guidata da Cioffi), ma arrivata al termine di una stagione difficilissima e zeppa di contrattempi. Basta pensare all’addio improvviso a fine giugno 2021 di Italiano, ai numerosi casi di Covid-19 all’inizio del ritiro estivo, che avevano decimato la rosa al punto da non permettere allo Spezia di disputare la consueta serie di amichevoli pre-coppa Italia, sino all’impossibilità di operare in entrata a partire dall’ultimo mercato invernale per quattro sessioni (ma si spera adesso in uno sconto), in seguito alla sanzione inflitta dalla Fifa per alcune infrazioni legate ai trasferimenti e al tesseramento di calciatori. Che si sono verificate, però, durante la precedente gestione societaria. I Piatek parte lesa, insomma (il loro arrivo alla guida dello Spezia è successivo ai fatti contestati), e di qui la speranza che si possa addivenire a un ammorbidimento della prima sentenza.

La rosa

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Per ora, però, questi sono i fatti, che non hanno tuttavia impedito agli aquilotti di poter conquistare il diritto per giocarsi la loro terza stagione consecutiva nel massimo campionato. Il diesse Pecini e la proprietà valuteranno ora le alternative a Motta, al posto del quale alla fine del dicembre scorso c’era stato un abboccamento intorno al nome di Marco Giampaolo, poi a metà gennaio accasatosi invece alla Sampdoria. Ufficialmente, nessun contatto è stato ancora avviato fra lo Spezia e e il possibile successore, né tantomeno si è passati a un approfondimento delle varie posizioni dei candidati. L’eventuale ingaggio di Pirlo, che nei giorni scorsi pareva il favorito, sarebbe particolarmente oneroso. Diverso, appunto, il discorso su Gotti, che aveva lasciato in anticipo la panchina dell’Udinese nel dicembre scorso, andrà in scadenza con il club friulano alla fine di giugno. E, come profilo, potrebbe sulla carta avere tutte le caratteristiche per intraprendere un nuovo percorso calcistico in panchina sulla piazza spezzina. D’altra parte, la stagione appena conclusa ha certificato il valore di un gruppo più forte di tanti intoppi trovati sul cammino.

Il precedente

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C’è un aspetto quantomeno curioso nel passato del direttore sportivo spezzino Pecini e di Gotti. Alla fine del campionato 2020-21, prima che si concretizzasse il passaggio dello stesso Pecini a La Spezia, quando lui lavorava ancora nella Sampdoria insieme al diesse Carlo Osti, proprio Gotti era stato un profilo studiato dal club blucerchiato per raccogliere la successione di Claudio Ranieri. Poi, però, alla fine l’ipotesi non decollò. Ora, invece, le strade dei due potrebbero davvero incrociarsi nella stessa società. Presto sapremo, perché dopo avere definito l’uscita di Thiago Motta, lo Spezia si metterà subito al lavoro per programmare la stagione che verrà. Forte di una salvezza che non sembrava poi così scontata subito dopo l’improvvisa partenza di Vincenzo Italiano, undici mesi fa .

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