Spezia, Motta: “Dobbiamo sempre attaccare. Potrei cambiare modulo”

È un Thiago Motta battagliero quello che in conferenza stampa affronta le domande prima della delicata partita con il Torino…

È un Thiago Motta battagliero quello che in conferenzastampa affronta le domande prima della delicata partita con il Torino. L’ultimo match dei liguri, quello contro la Fiorentina, è finito con il trionfo del grande ex Italiano. E potrebbe lasciare strascichi, ma anche servire a spronare una squadra che deve fare punti per non rimanere invischiata nella lotta retrocessione.

FIRENZE – Ma prima di pensare al Toro, si parte da quello che non è andato al Franchi. E non solo in. campo. “Non mi è piaciuto il nostro comportamento. Ho detto ai giocatori, non subito dopo la partita perché stavo pensando e cercavo di capire in video la partita, che non siamo scesi in campo, al di là della qualità della Fiorentina. Sono convinto che possiamo fare molto meglio e mi aspetto un’altra partita domani da tutti i punti di vista”. E l’ex centrocampista non accampa scuse per la mole di partite che i suoi stanno affrontando. “Giocare fa sempre bene. Abbiamo avuto la possibilità di rinforzarci e ora tutti devono dare il massimo. Se uno ha il 30% me lo deve dare, se ho il 120% lo do, così come se ho il 10%. Se ho il 100% e do il 95% non va bene. Sono cose semplici che dal primo giorno spieghiamo. Ci siamo rinforzati in settimana con giocatori responsabili che sanno dove sono e cosa mi aspetto. Sicuramente domani vedremo un’altra partita”.

DIFESA – La situazione non è semplice, ma non per questo però Motta vuole una squadra che pensi solo a non prenderle. “Abbiamo preso tanti gol anche in partite in cui potevamo prendere dei punti, ci sono squadre che hanno preso più gol di quello che meritano e hanno preso punti, ed è quella la cosa importante. Alla fine contano i punti, non quanti gol hai preso. Non abbiamo ottenuto alcuni punti che avremmo meritato. Se non prendi gol un punto ce l’hai, ma se pensi di giocare una partita per prendere un punto non riesci. Se stai indietro senza attaccare e pensi sia sufficiente non vai da nessuna parte. Noi dobbiamo attaccare, mettere in difficoltà gli avversari e alla fine vedere i gol fatti e presi, per vedere quanti punti hai fatto”. In ogni caso, potrebbe esserci l’approdo a un modulo diverso. “Può essere una soluzione, abbiamo già giocato a tre ma vedremo domani”.

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