Spezia, Gotti: “Il Napoli ci costringe a cambiare. Ampadu? Ecco dove giocherà”

Sarà un sabato di gala quello dello Spezia, che arriva al Maradona a sfidare il Napoli che ha da poco fatto a pezzi il Liverpool. E considerando gli sconvolgimenti interni in settimana, Gotti non ha un compito molto semplice…

Sarà un sabato di gala quello dello Spezia, che arriva al Maradona a sfidare il Napoli che ha da poco fatto a pezzi il Liverpool. Non esattamente un match facile, anche alla luce degli sconvolgimenti recenti tra i bianconeri. La separazione con il direttore tecnico Riccardo Pecini ha scombussolato un po’ la settimana della squadra. E il tecnico Gotti, presentando la partita contro gli uomini di Spalletti, ammette che le cose non sono andate benissimo.

“Questa settimana c’è stata con la separazione con Pecini, che è colui che mi ha portato qui e con cui ci conosciamo da anni. Frequentarci in questi mesi ha aumentato il nostro rapporto, siamo amici e lo resteremo comunque. Ho parlato a più riprese con il club, che a prescindere dai risultati mi ha confermato il gradimento del lavoro che stiamo portando avanti e mi ha dato segnali che non portano al disimpegno. Certo, che le cose che avevamo in mente con Pecini non siano state portate a compimento è un dato di fatto. Sono molto dispiaciuto per quanto è successo, è stato un fulmine a ciel sereno, non ho avuto alcun segnale che ci fossero frizioni e che potesse finire così”. Insomma, una situazione che il tecnico non si aspettava e che gli ha creato qualche difficoltà.

Ma c’è da pensare al campo e il Napoli fa paura. “Cambieremo qualcosa, perchè il Napoli ci costringe a farlo, sa fare possesso palla e muoversi nello stretto, attacca la profondità velocemente, il che è qualcosa che ci ha già creato difficoltà la scorsa partita”. Detto questo, lo Spezia non vuole partire battuto. “Ogni partita è importante, va giocata perchè il calcio regala cose inaspettate. I 5 punti, per il calendario complicato sono giusti, ma a me che sono l’allenatore resta sempre un po’ di amaro in bocca”. C’è spazio anche per la questione Ampadu. Il Chelsea proprietario del cartellino, con Tuchel alla guida, lo ha mandato in prestito alla condizione di usarlo come difensore invece che a centrocampo. Ma ora che non c’è più il tedesco? Per Gotti cambia poco. “L’accordo riguarda il club, che lo ritiene di prospettiva in quella posizione. Lui mi ha dato grande disponibilità, domani ci sarà e penso di usarlo in difesa”.

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