Spezia, 3-0 in amichevole allo Jablonec: Verde, Antiste e Nzola fanno sorridere Gotti

Lo Spezia lascia il ritiro della Val Gardenia con una prestazione rassicurante.

Lo Spezia lascia il ritiro della Val Gardenia con un rassicurante 3-0 rifilato ai cechi dello Jablonec, avversario comunque di un certo spessore, nell’ultimo test amichevole prima di partire da Santa Cristina. La sfida, dopo un primo tempo a reti bianche, si è chiusa sul 3-0. Decisivi, Verde, Nzola e Antiste.

Per la sua ultima amichevole in Trentino, Gotti conferma il 3-5-2 e si notano anche i primi progressi. Lo Spezia non soffre nei primi 45′ e mette in mostra anche tante idee negli ultimi sedici metri, concretizzate nella seconda frazione. Apre il match Daniele Verde che al 58′ fa quasi tutto da solo. Il fantasista entra in area di rigore con il tempo giusto, riceve palla, controllo a seguire e nessuna difficoltà a superare il portiere avversario nell’uno contro uno. Il raddoppio arriva al 65′, con uno dei protagonisti più attesi. Verde sveste i panni del marcatore e indossa quelli da assistman. Palla al bacio per Nzola che esplode il sinistro incrociato e sigla il 2-0. La festa è completa con Antiste, altro “sacrificato” dell’epoca Motta che sta trovando spazio e soddisfazioni in questo precampionato. Il francese, imbeccato da Strelec, sigla il terzo gol dopo uno scatto in profondità.

Tante le buone indicazioni per il tecnico. In primis, il ritorno di Provedel fra i pali, che ha dato evidentemente maggiore sicurezza alla squadra. Molto bene anche Caldara apparso sicuro di sé e assolutamente a suo agio nel ruolo di terzo centrale difensivo. Verde invece, è una piacevole conferma. Il problema del ragazzo non è mai stato nei piedi quanto… nella testa. La discontinuità è stato il tendine d’Achille di un giocatore che sembra aver trovato la sua dimensione in questo modulo. Gol e assist per Nzola che appare assolutamente diverso. Concentrato e determinato. Il gol è una naturale conseguenza. Brilla anche Antiste che entra e segna. La sua nuova posizione gli permette di attaccare maggiormente la profondità. E i risultati per adesso danno ragione alla scelta di Gotti.

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