Spettacolo Napoli: vince 4-0 a Udine e vola in testa da solo

Segnano Osimhen, Rrahmani, Koulibaly e Lozano: la squadra di Spalletti è l’unica a punteggio pieno in Serie A. Azzurri primi da soli dopo tre anni e mezzo

Dal nostro inviato Francesco Velluzzi

20 settembre – Udine

Comanda il Napoli. Che il quattro su quattro in avvio di campionato non lo faceva dal 2017. Con Maurizio Sarri in panchina. Ma Luciano Spalletti, tornato in panchina, dopo essersi riposato nel post Inter, ha dato solidità, concretezza, sicurezza, cinismo alla squadra. Che rischia poco, palleggia benissimo, ha super schemi sulle palle inattive, marcia come un rullo e in 52’ stende l’Udinese (gliene fa quattro senza subirne) e chiudendo la pratica facilmente. Sono 10 i gol segnati in 4 gare. Sono solo due quelli subiti. Come il Milan.

Primo tempo azzurro

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Nel primo tempo due gol avevano, per la verità, tolto ogni speranza alla squadra di Luca Gotti che aveva illuso i suoi tifosi con sette punti nelle prime tre partite. A proposito, la Dacia Arena era sold out, nel senso che i biglietti a disposizione sono stati tutti venduti. Ma la Nord bianconera stavolta poteva risparmiarsi certi cori verso i napoletani. Fuori luogo e senza senso in una città che i napoletani li adora e in un club che ha avuto Totò Di Natale per anni come bandiera. Gotti non cambia, rispetta il suo canovaccio con la solita difesa, lo stesso centrocampo e Deulofeu e Pussetto a sgambettare davanti. Spalletti mette larghi Insigne e Politano con Osimhen al centro. Un tridente da paura. Ma i primi minuti sono dell’Udinese che trova buone combinazione tra Pereyra e Stryger e ha i due davanti che corrono. Dopo 5’ Pereyra reclama per un contatto in area con Di Lorenzo, ma per Manganiello non c’è nulla. Si deve attendere il 13’ per il primo brivido: Silvestri è bravo sulla conclusione di Insigne e respinge. Quattro minuti è Deulofeu che fa vedere che giocatore è: va in pressing ruba palla a Ospina, poi pressato non riesce a dar potenza al tiro. Ma al 24’ il Napoli passa: Mario Rui lancia Insigne a sinistra, Molina lo perde e il talento di Frattamaggiore batte Silvestri, che prova a uscire senza fortuna, con un pallonetto. Ma il gol è assegnato a Osimhen che la spinge dentro dando il tocco definitivo. L’Udinese accusa il colpo, Samir rischia per una dura entrata su Politano, Fabian Ruiz calcia da fuori e prende il palo e al minuto 35’ su una punizione forse eccessivo, concessa per fallo di Becao (che protesta tanto) su Insigne il Napoli trova uno schema perfetto. Sempre Insigne, appoggia per Fabian Ruiz che spedisce a sinistra dove Koulibaly, forse colpendo male, consente a Rrahmani di “entrare” bene a porta vuota di testa.

La ripresa

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Ritmo compassato, ma il Napoli sfrutta ancora i suoi schemi da palla inattiva e dopo sette minuti chiude la partita: corner di Insigne, palla a Politano che mette dentro Fabian Ruiz appoggia su Koulibaly al quale in questo periodo piace segnare e batte Silvestri con una gran botta da tiratore scelto. Gotti toglie Deulofeu e Pereyra e manda in campo Beto e Makengo. La gara non ha più senso, il Napoli la amministra da squadra di altissimo livello e Silvestri si supera per evitare altri gol. Non può evitare quello di Lozano a sei minuti dalla fine, un altro gioiello. Ora il Napoli guarda tutti dall’alto dopo aver regolato Venezia, Genoa e Juventus e, appunto l’Udinese. Giovedì nuova missione a Genova, stavolta a casa Samp. L’Unica squadra che ha fermato l’Inter. Per l’Udinese, invece, un’altra sfida complicatissima a Roma contro i giallorossi di Josè Mourinho che devono dimenticare molto in fretta il passo falso di Verona.

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