Spalletti svela la sua Nazionale: “Italia, giocheremo col 4-3-3”, rivivi la diretta

COVERCIANO – Nel Centro Tecnico Federale di Coverciano, è il giorno della presentazione del nuovo commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti. L’allenatore toscano – scelto dalla Figc dopo le dimissioni a sorpresa di Roberto Mancini – in conferenza ha risposto alle numerose domande della stampa


12:55

Spalletti, spunta il like di De Rossi

Voglio vedere appartenenza. Perché non è una maglia qualunque. Mi ricordo un campione degli ultimi, come De Rossi, che diceva ‘ho due maglie’. La maglia del club ce la mettiamo sopra a quella della Nazionale, questa rimane sempre addosso e la porteremo dentro le squadre in cui andremo a giocare”, questa una delle frasi pronunciate dal nuovo ct della Nazionale in riferimento all’ex calciatore della Roma che di tutta risposta ha messo un like alla foto di Spalletti pubblicata sui social dal profilo ufficiale degli azzurri.


12:45

Domani il raduno a Coverciano

La Nazionale si radunerà domani, domenica 3 settembre, nel centro sportivo di Coverciano. Lì si allenerà fino a venerdì, per poi partire nel pomeriggio alla volta di Skopje. Al termine del match con la Macedonia del Nord, l’Italia tornerà a Milano per la sfida con l’Ucraina.


12:28

I primi convocati di Luciano Spalletti

Questo l’elenco dei convocati dal nuovo ct Luciano Spalletti.

Portieri: Gianluigi Donnarumma (Paris Saint Germain), Alex Meret (Napoli), Ivan Provedel (Lazio), Guglielmo Vicario (Tottenham).

Difensori: Alessandro Bastoni (Inter), Cristiano Biraghi (Fiorentina), Nicolò Casale (Lazio), Matteo Darmian (Inter), Giovanni Di Lorenzo (Napoli), Federico Dimarco (Inter), Gianluca Mancini (Roma), Alessio Romagnoli (Lazio), Giorgio Scalvini (Atalanta), Leonardo Spinazzola (Roma).

Centrocampisti: Nicolò Barella (Inter), Bryan Cristante (Roma), Davide Frattesi (Inter), Manuel Locatelli (Juventus), Lorenzo Pellegrini (Roma), Matteo Pessina (Monza), Sandro Tonali (Newcastle).

Attaccanti: Federico Chiesa (Juventus), Wilfried Gnonto (Leeds), Ciro Immobile (Lazio), Matteo Politano (Napoli), Giacomo Raspadori (Napoli), Mateo Retegui (Genoa), Mattia Zaccagni (Lazio), Nicolò Zaniolo (Aston Villa).


12:18

Spalletti: “Sarò il miglior Spalletti”

Spalletti ha poi chiuso così: “Forse non sarò il miglior allenatore possibile per la Nazionale, ma sarò sicuramente il miglior Spalletti possibile“.


12:05

Spalletti: “La mia Nazionale giocherà con 4-3-3 o 4-2-3-1”

Sulla possibilità di avere la difesa a 3 come modulo alternativo: “Abbiamo un centrocampo tra i più forti in circolazione e questo è fondamentale per costruire qualsiasi tipo di gioco. Partiremo con il 4-3-3, poi se avremo bisogno di un modulo più offensivo si può andare a mettere una sottopunta e passare al 4-2-3-1. Iniziamo a percorrere questa strada qui“.


11:56

Spalletti: “Centravanti ce ne sono, anche alcuni che non ci hanno mai giocato”

Sulla questione centravanti: “Centravanti ce ne sono in Italia che possono vestire la maglia della Nazionale. Non ho chiamato Kean e Scamacca per il minutaggio, ne ho chiamati altri 3 per conoscerli. Poi è chiaro che magari Raspadori è più abituato a partecipare al gioco di squadra. Andremo a cercare delle risposte complete e che ci possano dare tutte e due le cose, sennò cercheremo di calcare la mano sul comportamento della squadra se uno è ben delineato come caratteristiche. Però mi sembra che ci siano delle potenzialità uguali lì davanti da poter sfruttare. Secondo me c’è anche qualche giocatore di altre posizioni che può ricoprire quel ruolo lì, pur avendo giocato sempre in altre posizioni. Uno o due. C’è un lavoro da fare che è una cosa normale per chi come me ricopre il mio ruolo. Poi ho portato con me dei collaboratori di cui mi fido tantissimo e che conosco fin dal primo giorno che ho cominciato ad allenare. Li ho allenati nello spogliatoio quando ho vinto i campionati che mi hanno permesso di diventare un allenatore di rango e anche ora sono documentati, più moderni e pronti a darmi un aiuto sul mio lavoro“.


11:52

Spalletti: “Partiamo da una difesa a quattro”

Sulla vecchia guardia che ha lasciato: “Di leader non ce n’è solo uno. La timidezza è una difficoltà caratteriale che alcuni calciatori si portano con sé in campo alcune volte. Ai miei tempi mi dicevano ‘sei un calciatore del giovedì’, perché poi la domenica non si riusciva a esprimere. Sono giocatori che dici ‘è di livello’, poi lo carichi di responsabilità e non lo è. La responsabilità in alcuni momenti ti schiaccia, ma per essere forti abbiamo bisogno della responsabilità. Questo incarico che mi è stato dato è della massima responsabilità. Ho intravisto che la Nazionale è una cosa veramente importante. Questa responsabilità ce la dobbiamo avere tutti. E senza io non so dare il meglio di me stesso. Quando uno mi viene addosso e vuole imporre la sua legge che divento migliore. I calciatori devono fare allo stesso modo. Non bisogna andare lì per fare tutte le pettinate. Per essere belli bisogna essere veri, pratici, giusti. Per vestire questa maglia dobbiamo essere pronti a battagliare con tutti. Il regista? Ne ho più di uno, ma va messo con un contesto. Noi vogliamo giocare con la difesa a quattro e le scelte sono state prese anche in questa ottica. Secondo me non c’è differenza, nel senso che quelli che giocano a 3 hanno caratteristiche che sposano il calcio che vogliamo fare. Noi vogliamo essere una squadra che tenta di andare a prendere la palle. Contano due cose nel calcio: la pressione e la costruzione. Tutto il resto viene di conseguenza. Se si gestisce bene poi facciamo la partita che vogliamo. Il regista, se è tecnico è chiaro che si possa fare qualcosa di più in fase di possesso. Se è più difensivo, può far sentire più tranquilli i due centrali e dargli una mano a essere più sicuri. Ho fatto dei ragionamenti per tentare di far capire quello che sarà il discorso. Locatelli fa il regista nella Juventus, secondo me ci sono altri calciatori. Cristante lo sta facendo in maniera splendida e ha quella fisicità che ti può dare una mano in una parte della partita, dove può essere avvantaggiato rispetto ad esempio a Barella a recuperare il pallone nei duelli aerei“.


11:44

Spalletti: “Da Mancini eredito una Nazionale forte”

Sull’eredità che raccoglie: “Nella mia testa prendo come esempio tutte le cose di cui ho parlato adesso, di tutti i personaggi che mi hanno preceduto. Anche da Mancini eredito una buona Nazionale. Ha vinto un Europeo, ha vinto 37 partite consecutive, un record nel mondo, ha lanciato molti giovani e lo ha fatto in maniera imponente, andare a scoprire talenti che possono esserci utili. Poi, bisogna cancellare assolutamente quell’amarezza di due risultati che ci sono successi (i Mondiali, ndr). Dobbiamo prendere le distanze dal credere di fare parte di un calcio minore, che non appartiene alla nostra storia e poi andare a cercare di fare un calcio che piaccia a tutti. La giusta via di mezzo è quello che riesce a prendere più cose e far partecipare più anime e rendere più redditizio il lavoro che fai. Noi vogliamo fare un calcio che assomigli a quello di una Nazione forte come l’Italia“.


11:41

Spalletti: “Avrò rapporti con tutti gli allenatori”

Sui rapporti con i club e presenza degli italiani in Serie A: “So le difficoltà che hanno i club con le convocazioni della Nazionale, ma il club deve sapere che il bene della Nazionale è il bene di tutto il calcio italiano. È qualcosa che gli viene restituita e non dobbiamo essere mai in contrasto. Io dal punto di vista tecnico cercherò di avere un rapporto continuo con gli allenatori, ho già iniziato a chiamare qualcuno. Stessa cosa con i calciatori. Ci sono dei giocatori non convocati che meritavano di essere messi al corrente prima che venisse scritto sui giornali e l’ho fatto. Per quanto riguarda la percentuale di italiani in Serie A, viene facile riprendere un detto indiano: ‘Non è dove nasci che rivela la figura alla quale appartieni, ma dove muori’. Quindi bisogna cercare anche in altre parti del mondo. Non contano i documenti in tasca, ma la partecipazione e la voglia di far crescere il nostro calcio. Noi non abbiamo alibi, abbiamo una storia di personaggi come Lippi, Bearzot, Pozzo che ci ha indicato la nostra strada. Non ci sono scuse, non ci sono alibi. Dobbiamo dare continuazione a quella storia. Una storia bellissima e che ci rappresenta benissimo“.


11:37

Spalletti sull’esclusione di Verratti e Jorginho

Sul criterio di scelta tecnica: “Andiamo a giocare partire importanti, quindi abbiamo bisogno di spessore internazionale e di esperienza. In questo momento è fondamentale il minutaggio. All’inizio di una preparazione, calciatori come quelli che ho lasciato a casa, tipo Verratti o Jorginho, è impensabile portarli dentro“.


11:36

Le immagini della conferenza di Spalletti

Occhi lucidi per Luciano Spalletti nel momento della sua presentazione.

Spalletti ct, il debutto a Coverciano: occhi lucidi, sorrisi e applausi

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11:35

Spalletti: “Serve spirito di appartenenza”

Spalletti: “Cosa cerco? Cerco la felicità, perché è quella di cui abbiamo bisogno. Di solito però io non riesco a essere felice da solo. Non è che provo felicità per qualcosa che riguarda me stesso. La mia felicità è lo specchio che riflette verso gli altri. Non riesco a essere felice se non vedo la gente felice intorno a me. Quello diventa fondamentale. Napoli e i napoletani sono stati la mia felicità. Li ho visti talmente contenti e partecipi emotivamente che è quello che dipende dalla mia felicità. Io penso che questa cosa sia subito da chiarire anche con i calciatori, perché anche loro debbono essere felici di vestire questa maglia. Attraverso questa felicità si riesce a dare il meglio. Potrebbe essere un test. Bisogna urlare la nostra felicità a vestire questa maglia. Voglio vedere appartenenza. Perché non è una maglia qualunque. Mi ricordo un campione degli ultimi, come De Rossi, che diceva ‘ho due maglie’. La maglia del club ce la mettiamo sopra a quella della Nazionale, questa rimane sempre addosso e la porteremo dentro le squadre in cui andremo a giocare. La maglia della Nazionale, in un mondo dove si può arrivare a tutto facilmente, dove c’è accesso a tutto e Poste italiane ci consegna tutto a casa, sembra facile avere accesso a tutto. No, la maglia della Nazionale sarà un’altra cosa, sarà una sfida importante, non tutti la possono gestire. Devono essere bravi a restituire il valore della maglia con i comportamenti per poterla vestire. Noi abbiamo dei campioni che ci hanno fatto vedere che cosa vuol dire l’appartenenza. Penso a gente come Buffon, Mazzola, Rivera, Riva, Baresi, Maldini, Baggio. Ce ne sono tantissimi. Marcello Lippi che ho sentito in questi giorni e che dà sempre dei consigli che possiamo portare con noi. Questi campioni saranno sempre con noi, anche quelli che non ci sono più. Vialli sarà sempre con noi nello spogliatoio, saranno il nostro spirito guida alcuni. La storia di Buffon e di altri calciatori sarà fondamentale per sapere il comportamento di chi viene a far parte di questo gruppo. Di Gigi Buffon ne staccheremo un pezzo per uno e glielo faremo portare a casa se qualcuno non riesce a capirlo“.


11:29

Spalletti: “La clausola con il Napoli? Spero si risolva”

Spalletti e la clausola con il Napoli: “Il presidente l’ha anticipato, ha visto in me la determinazione di assumere l’incarico. Sono stato felicissimo dalla prima telefonata. Per quanto riguarda il Napoli, è stata un’esperienza bellissima. Napoli, i napoletani, la squadra, qualcosa di travolgente, forse più di quello che uno si possa aspettare. E naturalmente è un ricordo bellissimo. La clausola non mi farà retrocedere dal pensiero di aver deciso la cosa corretta da fare. In questo senso ci sono delle cose che dobbiamo mettere a posto, dove stanno lavorando gli avvocati. E spero si possa arrivare prima possibile alla miglior soluzione per tutte e due le parti“.


11:26

Spalletti: “Un sogno essere qui”

Spalletti prende parola: “Grazie a tutti per essere qua e per avermi dato l’incarico. Sono stati giorni intensi, mi dovevano dare tutte quelle cose per mettermi nelle condizioni di poter sviluppare bene il mio lavoro e lo hanno fatto in maniera completa. Ho passato molto tempo in questo luogo che si può definire l’università del calcio. Ho imparato tantissime cose che ho riportato nel mio lavoro. Essere qui, alla conferenza stampa della mia presentazione come ct della Nazionale è veramente un’emozione indescrivibile. Un sogno che parte da lontano, avevo 11 anni, nel 1970, ai Mondiali del Messico, le mamme cucivano in casa e andai a chiedere alla mia di fare una bandiera dell’Italia più grande possibile per festeggiare quel fantastico 4-3 contro la Germania. E poi ora questa bandiera la riporterò in campo quando vado in panchina e spero di far rinascere quel sogno, tutti insieme, di poter portare questa bandiera a tutti i bambini, per rivivere anche a loro quella favola che è successa a me“.


11:24

Annunciata la conferenza di Buffon

Lunedì alle 13.45 sarà annunciato Gianluigi Buffon come Capo Delegazione: “Un’altra piccola pagina di questo capitolo, il giocatore con più presenze in Nazionale”, ha spiegato Gravina.


11:22

Gravina: “Ecco perché ho scelto Spalletti”

Gravina ha poi parlato della scelta di Spalletti: “Un capitolo di cui sono felice, orgoglioso e motivato, perché ho potuto vivere le valutazioni tecniche e personali. In tanti mi hanno chiesto perché Spalletti. Sul piano tecnico non devo dire nulla, la storia è chiara, nota, sotto il profilo del valore tecnico, professionale e di qualità del gioco espresso. Sulla maturità acquisita negli ultimi anni. Quello che mi ha colpito è il lato umano, sul quale abbiamo avuto l’intuito di investire. Ho avuto modo di apprezzare Luciano come una persona che dedica tutta la sua capacità sentimentale, di sacrificio totale, a tutto ciò che ama. L’ho vissuto direttamente. Sacrificio totale alla sua famiglia, alle persone a cui è legato, sacrificio totale nel momento in cui si dedica a coltivare la sua terra o allevare i suoi animali, sacrificio totale a un gioco a cui dedica gran parte della sua vita. Quindi un aspetto identitario è la sua cifra distintiva. Questo è il valore che ho apprezzato molto ed è incredibile quello che ha accaduto in 4-5 giorni. Abbiamo fatto una scelta importante, volevamo dare un tecnico di grande prestigio e ci siamo riusciti. Ha racchiuso in pochi giorni una sintesi incredibile, quando ci siamo visti con Luciano a pranzo mi ha detto «lei faccia le sue valutazioni, ma non approfitti di me, io voglio allenare la Nazionale italiana». Questo è un biglietto da visita che dice tutto sulla sua sensibilità. Sono felice che la Uefa sia presente con Boban. So quanto abbia da fare e lo ringrazio. Oggi partiamo per un nuovo capitolo, una nuova storia. Non si chiude un libro, si va avanti. Si chiude un capitolo e se ne apre un altro. Le etichette che ho avuto di leggere e di assaporare dei tuoi vini, spero che in tempi rapidi si possa aggiungere una nuova etichetta. Può essere ‘vittoria azzurra’, ‘azzurro intenso’, ‘passione azzurra’. Scegli te Luciano“.


11:20

Gravina: “Delusi da Mancini”

Gravina: “Oggi inizia una nuova pagina, un nuovo capitolo della storia azzurra, lunghissima, importante, che appassiona milioni di italiani. Oggi inizia questo nuovo capitolo di un libro inedito, di un’enciclopedia della nostra vita sportiva, che appartiene a ciascuno di noi. E con questo capitolo inizia l’era di Luciano Spalletti. In pochi giorni abbiamo dovuto rimediare a una crisi, abbiamo dovuto affrontare una crisi importante e imprevista, senza precedenti per alcune modalità. La abbiamo affrontata con silenzio e stile, abbiamo dato priorità alla maglia azzurra, mettere da subito il valore della nostra Nazionale al primo posto. Non abbiamo voluto anteporre a questi valori i nostri individualismi, le nostre prerogative personali, la voglia di reagire, di manifestare un pizzico di rabbia. La rabbia è un sentimento che a volte ti porta a reagire in modo violento, ma che esaurisce l’esperienza che hai vissuto. Un pizzico di delusione sì, inutile nasconderlo. Quella che ti rimane dentro e tende a esaurire le energie. La nostra è stata una reazione composta, che ha puntato soprattutto nell’aprire un nuovo capitolo


11:12

Gravina: “Un messaggio di vicinanza alle vittime di Brandizzo”

Prima di Luciano Spalletti, prende parole il presidente federale Gravina: “Prima di iniziare vorrei dare un messaggio di vicinanza alle famiglie delle vittime dell’incidente di Brandizzo e a tutte le vittime del mondo del lavoro”.


11:09

Luciano Spalletti fa il suo ingresso nell’Aula Magna di Coverciano

È arrivato anche Luciano Spalletti, che sta per prendere posto nell’Aula Magna di Coverciano.


11:08

Presenti anche Buffon, Boban e Ulivieri

Presenti in prima fila anche il nuovo capo delegazione Gianluigi Buffon, il presidente dell’associazione italiana allenatori, Renzo Ulivieri, così come Zvonimir Boban in rappresentanza dell’Uefa.


11:04

Qualche minuto di ritardo

La conferenza stampa di presentazione di Spalletti ha qualche minuto di ritardo. Tra poco il nuovo ct prenderà parola dall’Aula Magna di Coverciano.


10:46

L’orario della conferenza

Alle 11 Luciano Spalletti inizierà la sua conferenza stampa da ct dell’Italia.


Centro Tecnico Federale di Coverciano

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