Luciano Spalletti è intervenuto all’evento ‘L’Europa di Domani‘ a Roma: il tecnico della nazionale ha affrontato diversi temi tra cui la recente qualificazione della Nazionale azzurra ai prossimi Europei che si terranno in Germania. Spalletti ha dichiarato: “Qualificazione rubata? C’erano due modi per commentare una partita: uno quello di commentarla per quello che è stato il comportamento dei calciatori. Di andare a giocare la partita con coraggio e generosità. Il secondo modo è prendere quel singolo episodio che ci può stare e dire che si è rubato la partita. È una cosa che fa dispiacere, non va bene“.
Così Spalletti sul caso Cecchettin
Sul femminicidio di Giulia Cecchettin che ha scosso tutta l’Italia, Spalletti si è espresso così: “Ci siamo già espressi in maniera pesante e non si torna indietro da quello che si è detto. Una delle cose da fare sarebbe educare i figli in un certo modo, quello del papà è un altro mestiere che va fatto in maniera seria dando comportamenti e principi ai figli, sensibilizzare quelle che sono le cose che possono determinare pensieri di questo genere nei ragazzi“. Il ct toscano ha infine aggiunto: “Serve sensibilizzare tutti, dai film alle canzoni perchè troppo spesso si parla di sballo, droghe, divertimento sfrenato. Nelle piazze mi farebbe piacere qualcuno con qualche bottiglia di acqua naturale, il divertimento non è solo avere il cervello spento, ma sapere dove voglio andare e tenere il cervello acceso“.
Spalletti su Juve-Inter
“Juventus-Inter da scudetto? Troppo presto. Milan e Napoli sono dentro a piedi pari ancora perchè le conosco, ho visto le qualità dei calciatori di cui dispongono e quelle degli allenatori. Sono top club che possono ancora vincere il campionato“. Poi su Zaniolo, l’ex tecnico del Napoli ha dichiarato: “Per me Zaniolo può fare il centravanti, può ricoprire quel ruolo e potrebbe avere un futuro importante. E’ chiaro che senza gol facciamo poca strada nel calcio. Ma noi abbiamo chi li fa, qualcuno lo abbiamo lasciato a casa come Immobile e Retegui, ma sono calciatori che apprezziamo e conosciamo molto bene. I tre che c’erano, Scamacca, Raspadori e Kean, ho imparato ad apprezzarli con una conoscenza approfondita. Hanno potenzialità diverse e importanti“. Infine sul giovane Pafundi ha aggiunto: “Pafundi ha già fatto vedere che ha delle buonissime qualità, ma il talento deve avere altre caratteristiche. Deve lavorare su se stesso. Il talento non è già un campione. Il mio obiettivo, ora, è di fare almeno un paio di amichevoli“.
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