Spalletti: «Pallotta? Ci sta che vada via»

Serie A
Spalletti: «Pallotta? Ci sta che vada via»
© AS Roma via Getty Images

Il tecnico della Roma: «È uno che viene a investire da un altro paese, a migliorarlo, a creare presupposti di crescita. Poi ci si accorgerà dopo di quello che abbiamo perso»

ROMA – «Le parole di Pallotta sui problemi legati alla realizzazione dello stadio a Tor di Valle? È uno che viene a investire da un altro paese, a migliorarlo, a creare presupposti di crescita. Secondo me c’è anche da aspettarsi che prenda e che vada via. Poi ci si accorgerà dopo di quello che abbiamo perso». Così il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, al termine della sfida di Europa League persa dai giallorossi col Villarreal«Ci sono delle cose che io non riesco a capire – ha aggiunto Spalletti -. Nelle ultime ore mi sembra che in Comune si stia parlando. Mi viene complicato pensare che sia difficile dire si a una cosa da cui tutti possono trarre beneficio. Darebbe lavoro a tanti. Bisogna tenere presenta la passione della gente. Viene il dubbio di capire ma chi ha interesse a non farlo fare. Non sono nelle condizioni di poter giudicare perché non sono competente. Ora però sono stimolato a guardarci in maniera più precisa e profonda perché non riesco a capire?».

Ranieri esonerato

Pallotta sullo stadio

RANIERI – «Claudio Ranieri esonerato dal Leicester? Mi dispiace molto, in questo sport si vede che non c’è nemmeno un po’ di riconoscenza». Così il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, dopo aver saputo dell’allontanamento del collega dalla panchina del club portato al successo in Premier League nella passata stagione. «Penso avesse molti meriti nell’aver creato quella chimica nello spogliatoio per andare al di là del possibile – aggiunge Spalletti al termine della sfida d’Europa League col Villarreal -. E ora invece il ringraziamento è questo qui. Visto che è di Roma lo aspettiamo a casa perché noi gli vogliamo bene. Se viene a trovarci ci fa un favore».

MEA CULPA – «Mi dispiace per il risultato e per la gente che era venuta allo stadio. La prestazione secondo me è figlia delle mie scelte. I calciatori c’entrano poco, non li ho messi in condizione di fare una buona partita». Spalletti fa autocritica dopo la sconfitta di misura subita dalla Roma all’Olimpico col Villarreal nel ritorno dei sedicesimi di Europa League. I giallorossi passano comunque il turno grazie al 4-0 in Spagna, ma il tecnico fa mea culpa: «La scelta tattica è stata sbagliata e si è verificata ancor più sbagliata nello scorrere dei minuti. Nel secondo tempo siamo andati un pò meglio dopo che però la squadra aveva fatto un’enorme fatica. E quando si fa male bisogna assumersi le proprie responsabilità. Non ho lavorato nella maniera corretta anche nella testa. Non dimentichiamo però che viene tutto in considerazione del risultato eccezionale dell’andata».

SORTEGGI – Insomma, poco male. La sconfitta è indolore e permette alla Roma di continuare a inseguire il trofeo continentale: domani a Nyon c’è il sorteggio degli ottavi. «Noi vogliamo dire la nostra in futuro, abbiamo le carte in regola per passare anche altri turni – sottolinea Spalletti -. Ci sono tantissime squadre forti oltre al Manchester United, che è il nome che portiamo sempre come esempio di avversario da battere. Ma non è l’unico».

PEROTTI – Deluso dal risultato Perotti, che nel secondo tempo ha giocato molto meglio rispetto ai primi 45 minuti: «Non abbiamo fatto il nostro – ha detto l’argentino a Sky Sport – loro hanno giocato meglio, hanno avuto un po’ più la palla. Soprattutto nella prima parte non siamo riusciti a fare quello che sappiamo fare meglio, nella seconda siamo migliorati, però, abbiamo perso, purtroppo, la partita e dispiace sempre tanto». C’era anche un po’ il pensiero alla partita di domenica prossima contro l’Inter? «No, per me no. Era da tre, quattro partite che non giocavo e volevo fare bene, volevo vincere, al di là del risultato dell’andata. Perdere è sempre bruttissimo, soprattutto di fronte ai nostri tifosi, facendo non benissimo. Io non pensavo all’Inter, pensavo solo a quella di oggi e dobbiamo migliorare quello che abbiamo fatto male». Chi vorresti prendere nell’urna? «Speriamo non sia una squadra dura, ma adesso arrivano delle partite più complicate e qualsiasi squadra ci toccherà sarà dura».

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