Spalletti: “Meritiamo un applauso, ma abbiamo concesso troppo. Kvara perfetto”

L’allenatore degli azzurri ha commentato il successo contro il Sassuolo: “Siamo un gruppo di professionisti che si diverte e ha un obiettivo. Però a Bergamo sarà difficile ripetersi”

Nel nome di Diego, perché domani sarebbe stato il suo compleanno. Il Napoli gli avrebbe fatto un gran bel regalo, una vittoria travolgente sul Sassuolo che conferma la squadra di Luciano Spalletti da sola in vetta alla classifica anche per la prossima settimana. Così le vittorie consecutive diventano dodici, di cui otto in campionato. “Bisogna fare un plauso particolare a tutta la squadra per questo filotto di partite. Ricominciare tutte le volte mettendoci qualcosa in più non è facile, perché gli avversari ora preparano le sfide contro di noi col doppio dell’attenzione e della disponibilità. Per questo meritano un grazie e tanta riconoscenza. Tuttavia, oggi abbiamo concesso troppo per quello che è stato lo sviluppo della partita: abbiamo segnato subito e raddoppiato poco dopo, poi magari può essere fisiologico non avere la puntualità e la precisione giusta in ogni circostanza. Ma bisogna avere sempre la stessa qualità e lo stesso atteggiamento, altrimenti un episodio può condizionare un risultato e apre alle rimonte degli avversari” ha osservato l’allenatore, intervistato al termine della gara da Dazn.

ELOGI

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Gli elogi ai giocatori non si fermano alle grandi prestazioni, ma anche all’abnegazione messa nel lavoro quotidiano: “È un gruppo di veri professionisti, che si divertono e che allo stesso tempo inseguono un obiettivo, vincere sempre. Si allenano con qualità e intensità e credo che questa sia la chiave, voler trovare una linea di passaggio che gli altri non vedono. La palla deve viaggiare veloce e precisa per andare nello spazio nel momento giusto, sono i calciatori ad avere il potere delle intuizioni e della genialità nel percepire cose sempre più importanti”. A proposito di estro, contro il Sassuolo si è visto un altro saggio della bravura di Khvicha Kvaratskhelia. “È perfetto: sa fare tutto, è un bravissimo ragazzo, rincorre l’avversario per tutta la partita. A volte gli attaccanti non danno importanza ad un contrasto vinto o al recupero di una posizione, che invece rende più facile la riconquista della palla”.

RIFLESSIONI

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Questo strepitoso avvio di stagione apre a diverse riflessioni sulla figura di Spalletti, a cui magari non sempre è stato riconosciuto il proprio valore. Ma il tecnico non se ne cura particolarmente. “Non vedo quale sia il problema, ognuno in fondo merita quello che ha dimostrato. Probabilmente, in generale, c’è chi usufruisce di una stampa migliore e magari dipende da questo tipo di rapporti. Io non ho tempo per commentare al di fuori dell’allenamento” ha spiegato. Lo sguardo intanto può essere già rivolto al Liverpool e soprattutto all’Atalanta, considerando che la qualificazione in Champions League è quasi ipotecata: “Sarà una partita più difficile, è davvero complicato riuscire a fare una prestazione di alto livello a Bergamo, dove in pochi escono con i punti”.

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