Spalletti, Ilary e la Roma “Ora ordine, basta giochini”

Archiviare la sconfitta di Torino e rimettere a posto le cose: “Perché – chiarisce Luciano Spalletti – ci sono cose da rimettere in ordine. Ma io credo nella mia squadra, l’ho scelta io. E non voglio più giochini”. Domani la Roma torna in Europa League, all’Olimpico arriva l’Astra Giurgiu, formazione romena con un buon centravanti, Alibec, ma che sulla carta è inferiore ai giallorossi: “È vero – ammette Spalletti – anche se nelle ultime due partite hanno fatto bene. Noi siamo più forti, ma poi dobbiamo dimostrarlo in campo”. Con un bel po’ di turnover: “Qualcosa cambieremo, ma non è detto che chi scenderà in campo sarà peggiore di chi giocherà domenica contro l’Inter. Io voglio vincere, non farò dei cambiamenti tanto per farli. Alisson è forte e giocherà, Paredes anche, ci sarà turnover ma sono tutti figli della Roma”.

Luciano Spalletti, 57 anni. Afp

Luciano Spalletti, 57 anni. Afp

LA REPLICA A ILARY — Impossibile, per Spalletti, non replicare a Ilary Blasi, la cui intervista alla Gazzetta ha scatenato roventi polemiche. Il tecnico però non cita direttamente la moglie del capitano: “Nello striscione del Colosseo ‘rispetto per Spalletti’ c’è la sintesi di tutto. Basta giochini o attenzioni a cose che non portano il bene nella Roma, i tifosi chiedono unione, coesione e rispetto. Non servono situazioni create ad arte, bisogna avere rispetto per la Roma in generale, non solo verso di me. I tifosi hanno richiamato tutti all’ordine e noi per primi dobbiamo fare risultati. No ai giochini, sì alle giocate di qualità”.

Lo striscione per Luciano Spalletti al Colosseo. Ansa

Lo striscione per Luciano Spalletti al Colosseo. Ansa

RIVINCITA — Ne serviranno, domani, per battere l’Astra e cercare la prima vittoria europea: “La squadra è dispiaciuta, a Roma le cose si sentono doppie e ce le sentiamo tutte sul groppone. I tifosi non sono contenti del momento, ne abbiamo parlato, ma non dobbiamo avere timore, e io devo alleggerire il carico, sia fisico che mentale. Noi siamo professionisti e ci dobbiamo comportare come tali, come attenzione e come sviluppo sul campo. I giocatori sono consapevoli e hanno voglia di rimettere a posto le cose”. Va bene, quindi, il desiderio di rivincita, ma possibile che nella testa dei giocatori influisca ancora l’eliminazione nel preliminare di Champions? “È una cosa dura da buttare giù – spiega Spalletti -, ma dobbiamo guardare avanti: io mi rivolgo al futuro perché è da quello, dai risultati, che dipende la mia possibilità di restare a Roma. Non sono deluso dai miei calciatori, se lo pensassi sarei deluso da me stesso perché li ho scelti io. Questa è la mia squadra, io ci credo, ha qualità sia tecniche che mentali”. Su Castan, che dopo la partita col Torino aveva criticato la sua gestione, Spalletti dice: “Non mi sembra che abbia detto cose particolari, quando si va in una squadra sulla carta inferiore qualcuno magari spinge per certe dichiarazioni. A me però interessa fino a un certo punto, alla fine si fanno delle scelte in base ai giocatori più o meno forti. E nel mio ruolo non voglio interferenze”.
PAREDES — Poco prima di Spalletti era stato il turno di Leandro Paredea, titolare domani vista la squalifica di De Rossi: “So che devo fare ancora molto per migliorare, io e i compagni giochiamo nella Roma, siamo motivati e carichi per andare avanti nel miglior modo possibile”. Su che cosa manchi alla Roma, Paredes è molto chiaro: “Sicuramente cattiveria e un po’ di fiducia, la sconfitta con il Torino è stata molto dura, l’abbiamo sofferta troppo, ma adesso dobbiamo pensare a prendere i tre punti domani”.

 Chiara Zucchelli 

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