Spalletti: “Il responsabile sono io, è colpa mia”

Luciano Spalletti, dopo il rocambolesco 3-2 dell’Empoli in otto minuti al Napoli, non cerca alibi. Ma appare incredulo anche lui. Gli azzurri stavano portando a casa tranquillamente la partita grazie a Mertens e Insigne prima che Henderson e Pinamonti travolgessero la resistenza ospite tra l’80 e l’87’, anche a causa di marchiani errori da parte di portiere e difensori.

Spalletti, le critiche di De Laurentiis e il futuro: "A fine stagione parleremo"

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Spalletti: “A volte nel calcio queste cose succedono”

Al fischio finale, Spalletti ammette: “Prendo atto di ciò che accade, difficile immaginare un finale del genere. Queste sono partite dove gli avversari continuano a lottare con con l’intensità giusta, mentre noi sul finale abbiamo perso un po’ d’attenzione e qualche palla di troppo. Sull’attenzione è l’allenatore ad avere responsabilità, quindi io”. La reazione della squadra di Andreazzoli: “Abbiamo abbassato l’intensità, con un atteggiamento del genere poi subentra il timore e il resto lo fanno gli avversari che hanno forza e qualità e che non vincevano da tempo. Lo sapevamo che avremmo giocato contro una squadra che ha fame, alle volte nel calcio queste cose succedono”.

Spalletti: “Ora pensiamo a conquistare la Champions”

Sul futuro, Spalletti dice: “Non vi preoccupate di questo, parliamo della partita. Queste sono riflessioni che saranno fatte dopo, ora vanno affrontate le prossime partite per conquistare la Champions. Poi starà alla società fare le proprie riflessioni, poi si vede”. Il tecnico del Napoli aggiunge: “Noi abbiamo delle caratteristiche, dobbiamo tenere il possesso palla perché è importante per noi per non snaturarci nel rincorrere gli avversari. Quando la gara diventa una battaglia, le nostre qualità sono differenti. Non mi sembrava che fosse un livello insopportabile per calciatori con queste caratteristiche. Ma il responsabile di questa squadra sono io, dell’atteggiamento mentale e di ciò che subisce. Colpe solo mie? Forse sì, questa squadra dovrebbe avere un atteggiamento consolidato e invece sembra che ho trasferito male il mio lavoro ai calciatori. Noi dobbiamo lottare per lo scudetto e per restare là c’è bisogno di determinate caratteristiche”.

Spalletti: “Un centrocampista in più? Pensavo potesse darci qualcosa”

Sui cambi, Spalletti si inalbera:Demme una possibilità? Allora chiedimi anche di Tuanzebe, perché non mi chiedi perché non ha giocato. La gara è andata così, quando non c’è il comportamento corretto. È chiaro che i cambi, quando si perde, sono sbagliati. È come buttare via una domanda, ci vorrebbe un sottotitolo ma è normale che se va male vuol dire che quei cambi sono sbagliati”. Sulla necessità di togliere Insigne e Mertens: “Si pensava che potesse darci qualcosa in più mettere un centrocampista. Stavamo perdendo qualcosa, ci sono state gare in cui abbiamo vinto 8/9 partite di fila giocando con questi uomini. C’è stato un periodo in cui mi avete chiesto di togliere Insigne dal campo, invece l’ho tenuto sempre. Oggi ho messo giocatori in campo che ci hanno dato dei vantaggi quando si è messo fieno in cascina”.

Spalletti: “Ho detto a De Laurentiis di tenere Mertens”

Spalletti anticipa qualcosa del futuro di quello che sarà il Napoli di domani e una delle valutazioni più importanti riguardano la possibile permanenza di Dries Mertens: “Quando il presidente mi ha chiesto un parere su Mertens gli ho detto che è uno che si può tenere, poi ci sono valutazioni che la società deve fare” .

Follia Napoli a Empoli: Mertens e Insigne gol, poi Pinamonti show

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