Spalletti: “Gestiremo la situazione. Ma qualcuno ha reso meno del solito”

Il tecnico del Napoli dopo il primo ko: “Ci alleneremo meglio, quello dipende da me. Oggi ci è mancata velocità contro una squadra molto fisica come l’Inter”

Luciano Spalletti quasi non ricordava più il sapore amaro della sconfitta in campionato. La caduta a San Siro rilancia le ambizioni dell’Inter, ma soprattutto quelle di Milan e Juventus che hanno recuperato tre punti al Napoli nella corsa scudetto. L’allenatore ha cercato di nascondere la delusione, ammettendo una prestazione limitata in alcuni aspetti e rifugiandosi in un calendario così fitto che obbliga subito a guardare avanti. “Gestiremo bene la situazione, ci alleneremo meglio di quanto abbiamo fatto finora e questo dipende da me. Il livello non è stato più basso delle nostre possibilità, dobbiamo ritrovare la nostra forma migliore. Poi giocando le partite vedremo cosa saremo in grado di produrre” ha spiegato il tecnico, intervistato da Dazn al termine della gara.

La strategia studiata da Simone Inzaghi per imbrigliare la manovra del Napoli ha funzionato: “L’Inter ha fatto come sempre – spiega Spalletti – con Calhanoglu su Lobotka, e noi dovevamo essere più bravi a trovare uno sbocco sulla trequarti perché alle spalle del centrocampista avversario si poteva creare qualcosa. La palla è girata lenta, senza la ricerca dello spazio con una certa qualità, forse da questo punto di vista potevamo fare di più. Invece non siamo riusciti a cambiare lato con velocità, perché i nerazzurri difendono con cinque giocatori sul limite dell’area e si innesta una serie di duelli individuali in cui è difficile avere la meglio. Qualcuno poi si è espresso al di sotto dei propri standard”.

Palle lunghe? Dura con Acerbi

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Avendo l’Inter fermato il palleggio degli azzurri, la squadra di Spalletti non è riuscita a trovare delle contromisure efficaci. “Qualche volta abbiamo provato a tentare soluzioni più dirette con palle lunghe, ma Acerbi è un cliente scomodo in queste situazioni. Bisogna fare le cose più velocemente, perché contro una squadra fisica e ordinata serve più forza e capacità di andare a contrasto e queste non sono le nostre caratteristiche migliori” ha concluso l’allenatore.

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