Spalletti: “Europeo, non ci tiriamo indietro”. Lippi: “Scudetto? Inter o Juventus”

A Montecatini premiato il c.t. dell’Italia che ha le idee chiare: “Non dobbiamo più fallire la qualificazione a una manifestazione importante”. Il suo predecessore: “Tante squadre fanno un buon calcio in Serie A, non solo le big, ma a vincere il titolo…”. Sartori: “Spero che Motta resti a Bologna qualche anno”. Farioli: “Milan, attento al Rennes”

dal nostro inviato Matteo Dalla Vite

15 gennaio – 23:24 – Montecatini Terme (Pt)

“Allegri si giocherà lo scudetto fino in fondo. L’Italia? All’Europeo andrà per vincere”. Marcello Lippi riceve un riconoscimento Speciale nella serata in cui il 39° “Premio Maestrelli” viene assegnato a Luciano Spalletti, c.t. della Nazionale come lo fu proprio Lippi. “L’Europeo – dice il c.t. in diretta da Londra -? Non ci possiamo tirare indietro né toglierci dalla responsabilità di fare e dare il massimo. I giocatori che l’hanno vinto voglio che trasferiscano la forza dell’impegno che una competizione così comporta. Dobbiamo ambire a giocare ogni due anni, sempre: Europei e Mondiale, Europei e Mondiale. Dobbiamo dare tutto per la nostra maglia”. Col c.t. dell’Italia, premi anche per il tecnico del Nizza Francesco Farioli (“Gli faccio i complimenti” dice Spalletti), l’arbitro Andrea Colombo (presente anche Gianluca Rocchi), il dt del Bologna Giovanni Sartori, il talento dell’Empoli Tommaso Baldanzi, Giuseppe Guadagni (Lucchese), Alice Tortelli (Fiorentina Women), Rebecca Corsi (vicepresidente dell’Empoli), poi il direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Barigelli oltre a Marino Bartoletti, Federico Ferri, Stefano Salandin, Jacopo Volpi e il n°1 della Lega Pro Matteo Marani.

il lippi pensiero

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Presenti in tanti insomma, premiate eccellenze di sport e giornalismo, il tutto alle “Panteraie” di Montecatini Terme e a cinquant’anni dalla vittoria dello scudetto della Lazio targato appunto Maestrelli. Oltre a Luciano Spalletti che si è collegato da Londra, ecco Marcello Lippi, campione del Mondo oltre che con la Juventus: Lippi si volta e vede una foto sua con Gianluca Vialli proprio qui, al “Maestrelli”, anni e anni fa. “I ricordi con Gianluca sono sempre grandi emozioni, tuffi al cuore – dice Lippi -: una persona straordinaria che ho vissuto e anche allenato. Allegri si è preso una rivincita dopo tante critiche? L’allenatore della Juventus sarà sempre criticato, così come quello dell’Inter o del Milan o di quelle che giocano per il primato. Allegri è un tecnico di grande cultura sportiva e se la giocherà fino in fondo: la cosa bella del nostro campionato è che ci sono tante squadre non big che giocano bel calcio anche se poi lo vinceranno Inter o Juve. La Supercoppa Italiana? Tutte la possono vincere. Se mi fa effetto vedere che la giocano all’estero? Le ho fatte sempre tutte lontano dall’Italia, succede perché questi paesi vogliono il calcio italiano, vogliono vedere i campioni italiani e pagano tanti soldi per vedere questi giocatori. È l’unico motivo, non ce ne sono altri”. Poi, Lippi torna su bianconeri e campionato italiano. “Se mi piace la Juventus di quest’anno? La Juve mi piace sempre, a prescindere. Ma la Juve è una squadra che piace se vince; se non vince può anche giocare bene ma non piace… Apprezzo molto la Juventus che sta puntando sui giovani: è sempre stata una squadra che ha rinnovato e puntato sui ragazzi. Yildiz? Devo aspettare tutto il campionato per vedere chi mi può ricordare. Luciano Spalletti? E’ l’uomo giusto al posto giusto, ha fatto cose giuste e continuerà a farle: io sono legato a lui, persona di grande livello. L’Europeo? L’Italia parte sempre per vincere”. 

il futuro di motta

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Come miglior direttore sportivo, ecco Giovanni Sartori, d.t. del Bologna da due anni. “Se mi ha chiesto la Premier League? Smentisco, assolutamente. Nella mia lunga carriera ho fatto tante operazioni, difficile fare uno o due nomi: se ne dico farei un torto a tanti altri. Zirkzee? Può arrivare a qualsiasi livelli perché negli ultimi tempi ha fatto un salto di qualità enorme. La testa ce l’ha e può arrivare ovunque. Il prezzo? Il Bayern ci credeva meno probabilmente di quanto ci abbiamo creduto noi: abbiamo fratto un buon lavoro entrambi. Un nome su cui scommettere? Ndoye. Stiamo sentendo la sua assenza in questo periodo… Se ho installato whatsapp? No, non ancora. Obiettivi col Bologna? Fare un buon campionato ed esprimere un buon gioco ma credo che siamo la squadra che si sta esprimendo il gioco migliore, forse con un po’ di presunzione ma lo penso. Speriamo di arrivare laddove il Bologna sogna, in Europa. Se il prossimo Trofeo Maestrelli potrebbe andare a Thiago Motta? Non sbagliate, spero che abbia un futuro radioso a Bologna ancora per qualche anno, non credo resterà qui a vita…” sorride Sartori.

milan, attento

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Francesco Farioli infine si sofferma sulla sfida che vedrà il Milan affrontare il Rennes. “Ha grande valore – dice il tecnico italiano del Nizza – e una profondità di rosa che dà tante soluzioni. Cercano di fare la partita e sanno come fare male, sarà complicata da affrontare per il Milan”. Farioli al Premio Maestrelli è praticamente di… casa. “Sono nella mia città, i miei genitori vivono a 5 chilometri da Montecatini e si sono sposati proprio qui, dove ho festeggiato la vittoria del Mondiale 2006. Tante coincidenze ed emozioni, mi chiedo, vedendo i premiati, cosa ci faccia io qui… La Serie A? Ora penso al mio Nizza, mi piacciono molto il calcio che propongono Motta e Italiano con Bologna e Fiorentina”. Fra i premiati anche Andrea Colombo, da poco arbitro internazionale: “La prima caratteristica che deve avere un buon arbitro? Il coraggio”. Con lui, c’è pure il designatore Gianluca Rocchi. “Colombo rappresenta una delle nuove leve – dice Rocchi -. Il mio sfogo dell’altro giorno? Ho solo chiesto che ci sia rispetto per la figura arbitrale”.

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