Spalletti: “Ci stiamo gustando lo scudetto piano piano, è qualcosa che esce dagli schemi”

Alla vigilia della sfida di Udine l’allenatore del Napoli celebra una stagione da record: “Ne trarrà vantaggi il club, la città, ma anche tutti gli addetti a questo sistema”

“C’o stamme trizianne chiann chiann…”. Ce lo stiamo gustando lentamente. Luciano Spalletti apre così, in napoletano, la conferenza stampa alla vigilia della sfida di domani a Udine, agli inizi del suo cammino di allenatore. “Sono legato a tanti a Udine. Dicono che ho un carattere difficile, ma stride con la mia lunga permanenza sulla panchina di poche squadre. È difficile trovare un altro che ha consumato la carriera solo in 4-5 squadre”. Spalletti lancia Kvara: ”Kvara è un calciatore stupendo, magnifico e delizioso. Un top player, nonostante la sua età. Lui deve imparare ancora tanto e quando lo farà diventerà micidiale, un super calciatore”.

Lo scudetto

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“Ho una squadra di purosangue e mi fa piacere che in poco tempo i ragazzi abbiano fatto vedere a tutti le loro qualità ed il loro carattere, esibendo personalità nei momenti difficili – ha proseguito Spalletti -. I nostri calciatori lo meritano ma c’è da fare un ultimo strappo, la cosa più difficile Questo scudetto è qualcosa che esce dagli schemi: ne trarrà vantaggi il Napoli, la città, ma anche tutti gli addetti a questo sistema. Si continua a lavorare come sempre, sapendo che ci sarà da ripetersi anche dopo l’aritmetica” riconosce Spalletti. Il titolo potrebbe già arrivare stasera, se la Lazio non batterà il Sassuolo. E secondo l’allenatore, potrebbe essere il primo di una serie: “Vedo le potenzialità dentro il ciclo per il futuro, poi dipenderà dal mercato, dalle cose che riusciremo ad organizzare. Davanti agli occhi miei, oltre al sole, ho una buona squadra davanti che ha prospettiva futura e può dare un seguito ai risultati ottenuti”. Merito anche di chi è stato a Napoli nella scorsa stagione: «Il lavoro parte lo scorso anno, questo è il secondo tempo. Hanno dato il proprio contributo anche calciatori che adesso non sono più qui. Avevamo calciatori importantissimi come Insigne, Koulibaly, Ghoulam e Mertens. Giocatori che hanno dato molto con la loro personalità. Il risultato non dipende da una partita sola”.

La festa

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Spalletti non vede l’ora di godersi la festa. “Il mio pensiero è di vedere la gente felice, già domenica il pubblico mi ha fatto capire più della classifica l’impresa che stiamo portando a termine. Vedere uno stadio pieno di colori e bandiera è quello che sognavo appena arrivato, deve essere una festa per tutti”. E sul suo futuro prende tempo: “Il mio contratto? Ci sono cose assai chiù bell da fare, se dovessimo vincerlo sarei più comodo per il resto della mia vita, poi mi chiederò se sarò ancora in grado di dare ciò che questa piazza merita”.

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