Spalletti: “Cambi decisivi. Scudetto? La strada è ancora lunga”

Il tecnico del Napoli: “Io scaramantico? Non mi fa né caldo né freddo, tre punti importanti per i nostri sogni”

Le difficoltà della partita, le assenze, la fatica. Il Napoli schiva tutti gli ostacoli del turno infrasettimanale, batte l’Empoli e blinda il primato in classifica trovando la decima vittoria di fila in campionato. L’ingresso di Lozano ha cambiato l’inerzia della gara, ma Luciano Spalletti non è più sorpreso dell’impatto dei subentrati. “È superfluo ripeterlo. Abbiamo giocato due giorni fa, non abbiamo potuto preparare la partita e l’alternanza diventa fondamentale. Chi è entrato ha dato un’impennata decisiva. Se i calciatori si lasciano coinvolgere dai discorsi di titolarità, devono ricordarsi che l’addizione delle qualità di ventidue elementi fa un risultato maggiore rispetto a quella di undici” ha spiegato il tecnico nell’intervista concessa a Dazn al termine della gara.

BASSO PROFILO

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Nonostante gli azzurri in fuga, l’allenatore resta cauto sulle rivali per lo scudetto: “Se non si sta attenti, aumentano pure rispetto allo scorso anno. L’Udinese fino a poco fa aveva dimostrato di esserci e le grandi che sono in ritardo hanno la forza per recuperare. La strada è lunghissima e le insidie sono davvero tante. Dobbiamo restare sul pezzo, dando sempre una certa disponibilità. I tre punti non sono importanti per il valore della squadra che affrontiamo, ma per dove vogliamo arrivare, i nostri sogni e le nostre prospettive. Io scaramantico? Non mi fa né caldo né freddo. Bisogna distinguere, c’è chi dice alcune cose per metterci volutamente così in alto per poi sentire un tonfo più forte in caso di caduta, ma saremo pronti anche a questo”.

LA SOSTA

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Guardando all’andamento inarrestabile del Napoli, un motivo di rammarico potrebbe essere l’imminente sosta per i Mondiali. Ma anche in questo caso Spalletti non si perde nei ragionamenti. “Bisogna prendere atto delle situazioni che ci si trova davanti. Di volta in volta ci si mette mano e si valuta sul momento. Lo stop c’è per tutti e non si può fare diversamente. È come per la scelta dei giocatori, a volte i calcoli si equivalgono: la decisione magari viene preso per un dettaglio che non fa la differenza. Abbiamo fiducia nel futuro, senza pensare a come sarebbe stato meglio” ha concluso.

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