Spalletti: “Abbiamo studiato i particolari del Milan, daremo tutto per la nostra gente”

Oltre al tecnico partenopeo in conferenza ha parlato anche Juan Jesus che cinque anni fa in Champions rimontò con un clamoroso 3-0 il Barcellona volando in semifinale con la maglia della Roma: “Rispettiamo il Milan, ma siamo consapevoli di quello che possiamo fare”

Luciano Spalletti è sereno alla vigilia di una delle partite più importanti della sua carriera e spiega perché: “Sarò felice solo se passeremo il turno. Noi vogliamo vincere, senza fare troppi calcoli. Non c’è nessun rischio dentro questa partita. Rischiamo solo la felicità infinita”. Poesia e volare alto, senza perdere la dimensione concreta: “Mi aspetto una prestazione come all’andata. Si va a lavorare di più i dettagli, visto che li abbiamo affrontati due volte recentemente. Noi abbiamo una nostra personalità in campo e magari troviamo degli accorgimenti. Soprattutto nelle ripartenze dove loro sono molto forti. Questa cura dei dettagli può fare la differenza”.

Partita da due ore e oltre

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Psicologicamente è una sfida da preparare sui 120’ e anche oltre: “Ci siamo preparati anche a questo. Peccato che abbiamo qualche defezione imposta – le squalifiche – e altre per infortuni. Ma tutti i miei giocatori sono pronti alle varie evenienze. Anche sui rigori che abbiamo provato. Per noi i rigoristi bravi tirano prima, faremo una lista con quelli che ci sono in campo e valuteremo al momento”.

Esperienza

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Su questo Spalletti ha la sua idea: “L’esperienza in Champions ce la siamo fatti. Questa squadra ha dimostrato di sapersela cavare in tutte le situazioni, dimostrando personalità. Forse si parla più di esperienza a livello di club, e lì sicuramente abbiamo pagato qualcosa. Furbizia in campo? Significa, per fare un esempio, andare a contrasto con Diaz quando è ripartito nell’azione del gol. Per il resto abbiamo studiamo i particolari e servirà dare tutto per la nostra gente”.

La tattica

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Grande rispetto per l’avversario: “Abbiamo il nostro Dna fatto di aggressioni alte, di calcio verticale rimanendo sempre corti, fare densità intorno alla palla. È lo svolgimento di tutto questo che ci dirà se siamo all’altezza di questo Milan che sa far tutto. Non si vincerà solo facendo bene una cosa”. Poi spiega uno dei motivi di un certo calo in aprile della squadra: “In quei 15 giorni delle nazionali, alcuni giocatori hanno perso l’abitudine di allenarsi in un certo modo. Per esprimere il nostro calcio”. Poi due battute: “Se salgono in tanti del Milan, vuol dire che ci lasceranno qualche uno contro uno con Osimhen…”. Un paragone fra Victor e Leao? “Sarebbe bello averli tutti e due a disposizione…”.

Il precedente

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Il difensore brasiliano Juan Jesus era in quella Roma che cinque anni fa in Champions rimontò con un clamoroso 3-0 il Barcellona volando in semifinale: “Devo guardare avanti, ma cinque anni fa era più complicato rimontare contro il Barcellona di Messi. Ora sappiamo la forza che abbiamo, rispettiamo il Milan ma siamo consapevoli di quello che possiamo fare”.

La “pace” con i tifosi

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Spalletti in mattinata aveva poi parlato a Kiss Kiss, la radio ufficiale del club, sottolineando l’importanza del riavvicinamento con i tifosi: “Quando ho visto che c’è stato il riavvicinamento sono stato felicissimo, è stato merito di De Laurentiis. Io dico che privare i nostri calciatori dell’affetto e dell’amore dei tifosi, che fanno fatica tra l’altro a mantenere nascosti, era ingiusto. Ora che siamo tutti dentro questa voglia di amore per il Napoli diventa tutto più facile per noi”.

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