Spagna, Luis Enrique e il caso Morata: “Sulle minacce intervenga la polizia”

Il c.t. dopo le minacce di morte ricevute dai famigliari del bianconero. E Koke: “Denunciamo queste cose, così non va”. E con la Croazia l’allenatore prevede spettacolo a centrocampo

Dal nostro inviato Davide Stoppini

27 giugno – copenaghen (danimarca)

C’è Alvaro Morata in prima fila, ancora una volta, nelle dichiarazioni di Luis Enrique. Stavolta il focus è sulle minacce ricevute dall’attaccante della Juventus e dai suoi familiari. Il c.t. della Spagna è durissimo: “La situazione è di un livello così alto di gravità che va messa nelle mani della Polizia. Quello che dico io non è importante. Ma è un qualcosa che va cambiato in maniera radicale”.

Di Morata ha parlato anche il centrocampista Koke, che di Alvaro è amico fin da giovanissimo: “Siamo esposti a ogni tipo di critica e le accettiamo, ma le minacce, sia a un giocatore che ai familiari, no, quelle no. Siamo tutti responsabili delle nostre azioni e dobbiamo essere consapevoli di ciò che facciamo. Dobbiamo denunciare queste cose. Così si esagera, quando si espongono i familiari a certi commenti. Come aiutarlo? Possiamo solo far sì che si concentri sul campo. Gli ho dato un abbraccio grandissimo, gli voglio bene, per me è un amico. Non è facile essere nella sua situazione, così proviamo a cambiare argomento e a scherzare”.

la croazia

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Morata a parte, domani c’è la Croazia. E una Spagna rinfrancata dai cinque gol segnati alla Slovacchia: “Ma io ho la stesso fiducia di inizio torneo. Non è cambiato nulla, prima avevamo sbagliato dei rigori… solo il risultato è stato diverso. Un voto alla Spagna? Quando studiavo, i voti non si davano a marzo o aprile, ma a fine corso. Ora siamo agli ottavi, concentriamoci sulla prossima partita e su quel che possiamo controllare. Siamo a Copenaghen per dare una gioia ai tifosi che sono qui in Danimarca e quelli che sono rimasti a casa”. Chiusura sul duello del centrocampo (“Sarà una grande sfida, lì la Croazia ha i giocatori migliori”) e sul giovane Pedri, diventato insostituibile: “Se è stanco? No, io lo vedo freschissimo, pure quando gioca a ping pong…”. Poi una battuta di Koke sui rigori: “Li stiamo provando tutti i giorni, speriamo di averne uno domani, poi l’allenatore deciderà chi sarà a tirarlo. Mi preoccupa zero, questa cosa: sono sicuro che il prossimo lo segneremo”.

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