Sousa si coccola Berna “Lavorando arriverà al top”

Federico Bernardeschi, 22 anni, e Paulo Manuel Carvalho de Sousa, 46 anni. LaPresse

Federico Bernardeschi, 22 anni, e Paulo Manuel Carvalho de Sousa, 46 anni. LaPresse

Vincere. Per migliorare la classifica, aumentare l’autostima, generare fiducia. Battere una grande in questo momento per la Fiorentina sarebbe un’impennata multipla. “Le vittorie danno sempre maggiore convinzione in quello che si fa – spiega Sousa – . Stiamo crescendo e migliorando, questo tipo di gare possono sempre aiutare. La squadra? Astori e Salcedo sono recuperati, il solo Vecino è out”.
bernardeschi — La frase pronunciata due giorni fa sulla confusione dentro e fuori dal campo che accompagnava Bernardeschi, andava ulteriormente chiarita. Sousa non si è fatto attendere. “Mi dispiace se ho lasciato un’apertura a delle speculazioni. Non ho mai parlato della vita privata di un mio calciatore e mai lo farò. Non c’entra nulla, era tutto inteso in ambito Fiorentina. Vi ho detto anche che Federico è stato l’ultimo ad arrivare in estate e quindi deve crescere fisicamente. Ogni giocatore che ha il suo talento deve consolidarlo. Per farlo deve continuare a lavorare senza pensare al livello che grazie alla sua bravura è già riuscito a raggiungere: proseguendo con il lavoro, l’umiltà e lo spirito di sacrificio per arrivare al top. E ci arriverà. Tocca a me ed al mio staff aiutare il ragazzo a raggiungere il livello che Dio gli ha concesso. Ruolo? Sono nel calcio da 30 anni, capisco certe dinamiche. La cosa più importante che chiedo non a lui, ma a tutti, è concentrare ogni energia sulla squadra e sulla famiglia viola”.

gol — La Viola segna poco. Numeri alla mano sono arrivate due sole reti, sugli sviluppi di corner. “Per segnare dobbiamo costruire. A Salonicco abbiamo creato tanto, è mancato solo il mettere dentro il pallone: ma lavorando sul nostro gioco tutto questo arriverà. Quanto costruito con il Paok doveva essere sufficiente per vincere la gara. Peccato non sia successo. Babacar? Ha sempre più possibilità di giocare visto quanto sta facendo in allenamento ed in partita”
roma — Sull’avversaria di domani. “Hanno grandissimi calciatori, ma noi con il nostro gioco vogliamo fargli male. Totti? La Roma è molto Totti. Perché è quello che rappresenta. Noi per il futuro abbiamo Chiesa e Bernardeschi, giocatori cresciuti qui vicino che incarnano i valori del territorio. Fin quando Francesco sente che può aiutare la sua squadra, deve continuare a giocare. Quello di giocatore è il più bel ruolo che esiste nel mondo del calcio. Tanti rigori per la Roma? Hanno una rosa di qualità altissima e sono pronti a lottare per lo scudetto giocando un calcio molto offensivo. Poi in genere più che la quantità di rigori avuti, conta la qualità di come sono arrivati, ed è questo ciò che deve essere analizzato”.
borja valero — “È un giocatore che sa trovare molte soluzioni a livello di costruzione. Noi cerchiamo di fargli fare la differenza anche nell’ultimo terzo di campo, pur sapendo che non sempre si inserisce in area di rigore. Ma ha intelligenza e sa essere pericoloso. Sarà un’alternanza tra una posizione più alta ed una più bassa a seconda delle varie partite e delle necessità. Poteva giocare nella Roma? Non lo so, non è un mio problema. Io ho sempre avuto fiducia nella società pensando esclusivamente al campo”.

 Giovanni Sardelli 

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