Sorrisi, panchine e gol: Gasp e l’Atalanta si godono il vero Muriel

Il colombiano non prende male le panchine e quando entra segna subito. E le sue cifre a gara in corso sono pazzesche

Muriel è una carta truccata, c’è ma non si vede, nascosta e vincente. Perché è in panchina, spesso avvolto e nascosto in caldi piumini: mai con il broncio, di lui si ricordano espressioni felici, sorrisi sereni, quando osserva e quando il Gasp si volta, lo chiama, “tocca a te”, e allora basta attendere e quel sorriso diventa una gioia pura e mai isterica non appena fa quello che gli viene naturale: segnare.

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