Sorpresa Nzonzi: può ancora andare via dalla Roma

Un cruccio in una parola abusata e antipatica: esuberi. Tiago Pinto non è riuscito a sistemare Fazio, Nzonzi, Santon e Riccardi, per un totale di 14 milioni lordi di stipendi che restano sul petto dei Friedkin. Ma non è detta l’ultima parola, specie per Nzonzi: «Ci sono ancora dei mercati aperti, cercheremo una soluzione che li accontenti. Io posso solo dire che la Roma ha fatto il massimo, portando loro offerte degne. Nessuno avrebbe perso un euro se fosse andato via. Ma detto ciò, non posso entrare nella testa delle persone. E mi sento di ringraziare chi ha compreso le nostre difficoltà e ci ha aiutati, accettando di giocare in posti dove non avrebbero mai pensato di andare». L’ultimo è stato Robin Olsen, che ha accettato lo Sheffield United all’ultimo giorno di trattative.

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Gli irremovibili

Nzonzi invece ha rifiutato il Benfica e poi alcune offerte dal Qatar. Sembra che il padre abbia chiesto un aumento salariale per lasciare la Roma con un anno d’anticipo sulla scadenza del contratto. Santon non ha accettato la Salernitana e il Fulham, Fazio ha detto no a Parma, Cagliari e Genoa, oltre al Cadice e all’Alaves, in varie sessioni di mercato. E adesso ha minacciato un’azione legale per essere reintegrato. Da questo punto di vista Tiago Pinto si dice tranquillo: «Sono qui e sono disposto a prendermi tutte le responsabilità. Credo di aver rispettato tutti i calciatori e le loro decisioni. Detto ciò, non cambio idea: abbiamo creato il nostro gruppo squadra e quello rimarrà. Poi se non piazzeremo qualcuno vedremo». In sintesi: la Roma non intende riabilitare i ribelli, mettendoli a disposizione di Mourinho, ma più avanti si vedrà. In fondo nelle liste consegnate alla Lega c’era posto per altri tre giocatori, che si possono aggiungere anche in un secondo momento purché siano stati tesserati in tempo.

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