Sorpresa Conte: l'ex allenatore dell'Inter può finire a Sky

A proposito di mondi capovolti. Antonio Conte il Martello (lo chiamano così anche in Cina) che fa le pulci e spiana i suoi colleghi in tivù, dopo essere stato lui spulciato e qualche volta spianato sarebbe una goduria, oltre che un gran colpo per lo sport di Sky. Trattativa avanzata, pare. In assenza di una panchina che faccia gola, l’alternativa sarebbe il peccato di gola. Lo sfizio, cioè, di salire in cattedra e mostrare di saperci fare anche da saputone televisivo, in questo caso per le sfide di Champions. A occhio e croce, le doti non gli mancano. Non è forbito il nostro uomo, ma spacca. Fumantino e salentino com’è, ogni tanto, gli parte la botta a tradimento. Sa pure le lingue e potrebbe battibeccare influente inglese con Jurgen Klopp o Ronald Koeman, alla faccia di Crozza che lo pigliava per i fondelli per il suo traballante italiano e la sua chioma inventata. Non dovesse cedere a imprevedibili timidezze, gli basterebbe fiondare l’occhione azzurro in telecamera e sganciare una delle sue celebri sintesi immaginifiche, del tipo «non si può mangiare con 10 euro in un ristorante da 100 euro», la frase più meravigliosamente e impudicamente classista degli ultimi venti anni, o il lirico e coppiano verso «più vai in vetta e più sono forti le folate di vento». Nel gioco delle parti, sarebbe una nemesi d’acquolina in bocca. Immaginatelo, che so, lui commentatore, maltrattato in diretta da Max Allegri (che secondo me ha tanta voglia di farlo e aspetta solo l’occasione). O sempre lui che, al cospetto di un Pep Guardiola accigliato, deve spiegare al Pep le ragioni di una sua disfatta. Spettacolo.

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