Social, abbracci, serenità: è un nuovo Cristiano, uomo squadra verso l’obiettivo

Le parole di Pirlo ancor prima dell’esultanza di Udine e delle foto scelte per celebrare il successo di domenica scorsa e raccontare l’avvicinamento al Milan: spesso accusato di mettere se stesso davanti a tutto, Ronaldo ha cambiato comunicazione. Compattando l’ambiente per la corsa Champions

Qualcosa in Cristiano Ronaldo è cambiato, in meglio. Le espressioni facciali turbate, i gesti di rabbia all’indirizzo dei compagni e quel filo di negatività sul futuro che sembrava crescere in modo smisurato fino a qualche settimana fa, sembrano essere svanite improvvisamente. L’immagine del portoghese restituita negli ultimi giorni è quella di un fuoriclasse che cerca energia nella squadra, che lavora per la squadra. E non è poco in un finale di stagione complicato come quello che si ritrova ad affrontare la Juventus.

SERENO

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Ne aveva già fatto un accenno significativo Pirlo la settimana scorsa: “Si è allenato bene, è sereno: questo è importante per lui e per la squadra”. Poi il match di Udine, prestazione chiaramente raddrizzata dalla doppietta sul finale ma più in generale portata a termine con l’atteggiamento giusto: niente esultanza personale tipica sui gol, ricerca dei compagni e un grande abbraccio a testimoniare che in questo momento è l’unione che fa la forza.

Non banale anche la scelta fotografica post gara, con quell’abbraccio ai compagni come tema centrale: l’esecuzione dagli undici metri, la corsa verso la panchina, l’abbraccio con l’amico Pinsoglio e alcuni collaboratori di Pirlo in arrivo e ancora l’allenatore con i compagni, nelle ultime due immagini postate. L’ultima posa di fine allenamento lo ritrae alla Continassa tranquillo, ancora insieme ai compagni di partitella: sguardo sorridente, rassicurante, da leader che trasmette armonia. Tanto da far percepire meno lontano il futuro in Juventus, quantomeno nel rispetto del contratto che lo lega ancora per un altro anno alla Signora.

NEL MIRINO

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Tutto passa chiaramente dalla qualificazione alla prossima Champions League. Senza questa, difficilmente CR7 resterebbe in bianconero. Anche perché tra le sue ambizioni personali c’è la volontà di vincere ancora un pallone d’oro – con il terzo club diverso, tra l’altro – e raggiungere Messi a quota sei. Adesso però conta solo il presente, il percorso della Juve in questo rush finale della stagione e più nel dettaglio il Milan: ecco, per quanto sia importante lo scontro diretto con i rossoneri, la sfida dell’Allianz Stadium ha quasi il sapore di una semifinale Champions. E qui Cristiano se ne intende.

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