Sliding doors: se la Roma avesse preso Ibra e la Juve Mido?

Amici, nemici e compagni di gol e follie a inizio 2000 nell’Ajax, poi le strade di Zlatan e dell’egiziano si sono divise. Eppure all’inizio il primo doveva essere giallorosso col secondo destinato a Torino…

Ci sono storie che restano per sempre. Anche nel calcio, anche nel mondo del football. E sono storie che a volte cambiano anche il futuro dei club, non solo il loro passato. Come quella di Mido e Ibrahimovic e il destino invertito. La storia risale all’inizio degli anni Duemila e poteva cambiare un pezzo di storia della Roma (che giovedì ritrova proprio l’Ajax nei quarti di Europa League), ma anche della Juventus. I due giocavano all’Ajax, segnavano i loro primi gol, anche pesanti. Litigavano e si amavano, a secondo dei momenti. E piacevano in giro per l’Europa, perché sembravano gli attaccanti del futuro. Così tanto che la Roma aveva messo gli occhi su Ibrahimovic e la Juventus su Mido. Era tutto fatto, estate 2004, tranne poi andare in modo diametralmente opposto, con l’egiziano a Roma e lo svedese a Torino. E con i risultati che tutti conoscono: Ibra fenomenale, Mido un flop totale.

Gol girevoli

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Ibra e Mido sono cresciuti insieme all’Ajax, dove hanno giocato dal 2001 al 2003. Erano la coppia d’attacco di quell’Ajax lì, anche se l’ego smisurato di entrambi li metteva spesso in contrapposizione. In campo facevano a gara a chi era più bravo, fuori si sfidavano spesso in corse folli serali, con i loro bolidi in giro per Amsterdam. E poi litigavano, spessissimo, tanto che un giorno nello spogliatoio Mido arrivò a tirare un paio di forbici a Ibrahimovic. “Quelle forbici mi sfiorarono la testa sibilando, andando a coprire dritte la parete di cliker formando una crepa”, ricorda Zlatan nella sua autobiografia. Ma nella loro follia era il modo per confrontarsi, crescere, sfidarsi. Poi andavano in campo e si abbracciavano, soprattutto dopo un gol.

Le scelte

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Così nel 2003 Mido lasciò l’Ajax per giocare prima al Celta Vigo e poi al Marsiglia. Un anno che lo mise ancora più in evidenza, tanto che la Juve gli mise gli occhi addosso seriamente. La Roma, invece, aveva puntato Ibrahimovic, che nel frattempo era rimasto all’Ajax per segnare 15 gol in 33 partite. Sembrava tutto fatto, con Mido bianconero e Ibra giallorosso. “Era il 2004 e io ricevetti un’offerta dalla Juve, Zlatan dalla Roma – ha ricordato tempo dopo lo stesso Mido -. Era tutto fatto, ero in aeroporto per volare a Torino e fare le visite mediche, quando mi chiamò Raiola e mi disse di annullare tutto. La Juve aveva scelto Zlatan, io dovevo andare alla Roma”. Già, andò proprio così. Con Ibra che con Capello diventò ancora più forte di prima e Mido che si rivelò subito un flop totale: otto presenze e zero gol, nonostante si fosse presentato così: “Ibrahimovic è bravo, ma io segno di più”. Sogni di un’estate di diciassette anni fa. Un’estate che cambio la storia dei due club. Almeno un po’, almeno quella di quegli anni lì.

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