Sinner a metà: quarti di finale al Cina Open, ma delusione dal ricorso della Wada sul caso doping

Sinner è ai quarti di finale del “Cina Open” di Pechino. Ha battuto in tre set e in rimonta il russo Roman Safiullin, 27 anni . Punteggio eloquente: 3-6, 6-2, 6-3. Troverà nei quarti il tennista ceco Jiri Lehecka 23 anni, reduce dal successo ad Adelaide, il suo primo titolo ATP. Ma,come era successo al debutto cinese con il cileno Jarry, Jannik ha ceduto il primo set, probabilmente turbato nell’apprendere in tempo reale che il suo odioso caso doping non è affatto concluso visto la Wada, cioè l’Agenzia Mondiale antidoping, ha ufficializzato il ricorso al Tas di Losanna (Tribunale arbitrale dello Sport) contro l’assoluzione di Sinner chiedendo per l’azzurro uno stop di 1-2 anni. Una mazzata. Un calvario. Il Tas si pronuncerà fra tre mesi.

Ancora un match in salita

Primo set da dimenticare. Jannik irriconoscibile. Troppi errori (14). Poi la musica cambia, Safiullin va fuori i giri, Sinner è più attento (specie sulle palle corte del russo) e chiude con un 6-2 limpido. Il terzo set si apre con un servizio più potente e cinque game consecutivi vincenti. Il russo abbassa la velocità e la prima di servizio di Sinner lascia il segno; e con un dritto in contropiede conquista il secondo match point. Chiude l’incontri con un ace.

sinner in azione
Sinner a metà: quarti di finale al Cina Open, ma delusione dal ricorso della Wada sul caso doping (foto ANSA) – Blitz quotidiano

Jannik deluso e sorpreso dal ricorso Wada

A fine match Sinner non nasconde la sua amarezza (eufemismo) per l’accanimento della Wada. Dice: ”Parliamo sempre delle stesse cose”. Quanto alla partita riconosce di “non essere al 100%” e che “è stata una partita difficile contro un giocatore incredibile. Abbiamo sempre partite dure. Ci conosciamo un pochino di più. Ha risposto bene e servito bene nei momenti importanti. Io ho cercato di stare mentalmente lì. In giornate come questa è già tantissimo trovare il modo di uscirne”.

Berrettini, ottavo stop

Sinner si è detto sinceramente dispiaciuto per l’ennesimo stop dell’amico avvenuto venerdi durante la sfida con Fils a Tokyo. Una nuova ricaduta (l’ottava) che rischia di costringerlo a saltare la Final 8 al via il 21 novembre e pure la Coppa Davis. Proprio in un momento in cui il tennista romano era tornato ad altissimi livelli e lo stava dimostrando in Giappone. Ora il dolore agli addominali sta diventando un incubo per Matteo, protagonista della qualificazione azzurra alla fase finale della Davis. Berrettini, 28 anni, n. 45 ATP, può dare ancora molto alla sua splendida carriera e alla Nazionale.

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