Simeone-Klopp e la mano negata. “Diego è un codardo perché…”

La mancata stretta di mano di Simeone a Klopp continua a far discutere. Gli ex nazionali inglesi Crouch e Lescott non hanno per nulla apprezzato il suo comportamento. In compenso Wenger spiega che certe cose nel calcio succedono…

La mancata stretta di mano di Simeone a Klopp continua a far discutere. Il Cholo, furioso per una partita in cui i suoi sono rimasti in dieci e si sono visti togliere con il VAR un rigore, alla fine del match è corso dentro gli spogliatoi del Wanda, beccandosi il rimprovero a favore di telecamera del tedesco. Lo stesso Simeone ha spiegato che non fa parte della sua cultura il fatto di andare a complimentarsi con l’allenatore avversario, perchè nel suo modo di intendere il calcio c’è poco da sorridere e stringere mani dopo una sconfitta. Ma nel luogo dove cose del genere sono la norma, fioccano le critiche per il Cholo.

CRITICHE – I due analisti di BTSport, gli ex nazionali inglesi Crouch e Lescott, non hanno per nulla apprezzato il suo comportamento. A partire dall’ex attaccante: “Simeone deve rispettare Klopp come allenatore. Il fatto che durante la partita fomenti il pubblico e i calciatori lo capisco, ma non andare a dare la mano a fine partita penso che gli faccia fare una brutta figura”. L’ex difensore invece è anche più tagliente nei confronti dell’allenatore dell’Atletico Madrid. “Credo che sia stato meschino da parte tua, non sembrava infastidito dai commenti di Klopp prima della partita, ma la mia opinione è che non andare a dargli al mano e andare nel tunnel correndo è abbastanza da codardi”.

COMPRENSIONE – A spezzare una lancia in favore di Simeone, però, arriva una voce importante, quella di Arsene Wenger. Parlando a BeINSports, l’ex tecnico dell’Arsenal, ora capo dello sviluppo della FIFA, non nasconde il fatto che a volte le incomprensioni capitano eccome… “Non può esserci sempre pace e amore in panchina. In generale, credo che sia successo qualcosa. Non solo non lo ha salutato, ma è anche entrato dentro correndo. Questo vuol dire che già sapeva che non gli avrebbe stretto la mano, quindi qualcosa deve essere successo. Quello che è buono è che è qualcosa che si può sistemare, perchè succede che ci sia uno scambio di opinioni e poi, sei mesi dopo, ti incontri di nuovo con quella persona e ti chiarisci”. Chissà se al ritorno i due litiganti ci riusciranno.

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